Oratorio di Gerenzano: la vita di comunità al tempo del Coronavirus
L'oratorio di Gerenzano ha voluto reinventarsi per rimanere vicino ai propri ragazzi e all’intera comunità durante un momento particolarmente difficile per tutti
È passato poco più di un mese dalla chiusura dei luoghi di aggregazione, tra cui scuole e chiese. Mentre le scuole stanno, più o meno agevolmente, proseguendo l’attività didattica attraverso le lezioni online, l’oratorio di Gerenzano San Filippo Neri ha dovuto sospendere tutte le attività e gli eventi in programma.
L’oratorio ha però voluto reinventarsi per rimanere vicino ai propri ragazzi e all’intera comunità. «Questo periodo ha coinciso fra l’altro con l’inizio della Quaresima, periodo davvero significativo per la vita dei credenti – spiega l’oratorio – il rischio che questo cammino quaresimale, non potendo avere i suoi momenti settimanali, trascorra e passi senza permettere una possibilità di cambiamento e di crescita di ciascuno, è ancora maggiore in queste condizioni in cui siamo costretti».
Don Claudio ha quindi proposto i cosiddetti “abbraccio di preghiera”, ossia inviti di preghiera rivolti a grandi e piccoli attraverso un messaggio WhatsApp. «Ogni sera alle 21, al suono delle campane, recitando delle brevi preghiere con un’intenzione ogni giorno diversa, ci fanno sentire uniti in un unico abbraccio per chiedere a Gesù di sostenerci ed affidare a Lui la concretezza delle fatiche, paure, sacrifici, e smarrimenti di tutti. Si è pregato per i malati, per i medici, infermieri e tutto il personale sanitario, per le persone che ci hanno lasciato, per chi vive in isolamento, specialmente gli anziani a cause del Coronavirus, per l’unità delle nostre famiglie, per tutti i ragazzi e ragazze perché in questo momento possano capire il valore del tempo e della vita che ci è donata».
Ogni venerdì vengono proposte poi alcune stazione della Via Crucis da leggere insieme alla propria famiglia. La domenica l’invito a seguire in televisione la S. Messa delle ore 11 celebrata dall’arcivescovo Delpini.
Insomma, la vita dell’oratorio continua anche se in maniera molto differente. Si cerca di stare uniti e di aggregare i credenti simbolicamente per far sentire loro vicinanza e affetto nell’attesa che questo momento passi.
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