Uova di Pasqua per ringraziare tutte le persone che stanno lavorando nella gestione di un’emergenza sanitaria come quella del Coronavirus. All’ospedale di Saronno le uova di Pasqua sono state portate in dono, attraverso volontari della Protezione civile, dall’associazione “Quelli che con Luca“, associazione di beneficienza di Uboldo nata nel 2011 con lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca sui tumori infantili.

Attraverso un post su un gruppo Facebook nato in supporto al presidio ospedaliero saronnese, un’infermiera ha ringraziato pubblicamente l’associazione per il gesto di supporto e solidarietà dell’associazione uboldese. Di seguito il testo del messaggio:

In un in un momento così surreale, strano, pieno di cose da fare, ma vuoto di persone care da poter incontrare, ci siamo trovati a dover far i conti con un essere invisibile che silenziosamente si insidia e ci può far fuori. Son quasi 30 anni che lavoro tra queste mura, conosco molte persone, con alcune ho fatto un percorso fianco a fianco, con altre ho solo condiviso momenti di adrenalina pura. All’improvviso arriva questa codifica: Covid-19. Ogni nostra realtà di reparto muta come lui, si adegua a lui, ci fa cambiare abito ma, i volti e le persone restano, si rimboccano le maniche e iniziano a darsi da fare. Turni, ore in più, riposi saltati, giornate lontane da casa, sguardi perplessi, paure tra parole e sorrisi. Tutto va avanti, tutto deve andare avanti. All’improvviso un messaggio di una persona di cui conosci la storia, di cui hai sentito parlare, con cui hai sperato in silenzio e sostenuto da lontano per discrezione. Persona che da un grande dolore, il peggiore che si possa avere nella vita, è riuscita a trovare un modo per ricordare e per vivere ogni giorno dell’amore per il proprio figlio.
Le parole della compagna, Luca voleva far sentire che c’è, vogliamo farvi sentire che ci siamo e quindi arriverà la Protezione civile a portarvi un piccolo segno. In un’epoca dove siamo dati per scontato, dove da sempre facciamo e lottiamo a fianco dei nostre malati e all’improvviso diventiamo “eroi” di una situazione che nessuno voleva, arrivano queste sorprese.  Gesti sinceri, senza secondi fini, gesta di riconoscenza nonostante il dolore che la nostra “casa” porta spesso a tante persone, a tanti genitori. Queste sono quelle volte che davanti a visi segnati da segni di maschera e rigagnoli che colano per la schiena, ti rendi conto che basta poco per darci la carica, per dire, andiamo avanti, non molliamo! Grazie di vero cuore ad Andrea a Patrizia e all’associazione “Quelli che con Luca” che ci hanno regalato un sorriso, un albero in fiore in questo momento tremendo per noi operatori. Ho voluto distribuire ad ogni reparto un segno, come per dire “Luca è passato” e con il suo sorriso ci ha salutato.
Grazie di cuore!