Tokyo 2020, Annamaria Mazzetti: “Priorità a tutto quello che sta accadendo”
Annamaria Mazzetti, residente a Caronno Pertusella e nome di assoluto rilievo nell'ambito del triathlon, era pronta a volare a Tokyo per la sua terza Olimpiade. "Contenta della decisione del Comitato Olimpico: sono pronta a focalizzarmi sulle Olimpiadi quando arriverà il momento adatto"
«Credo che in questo momento la cosa più importante sia recuperare le energie e tenerle in serbo, per essere pronti a spenderle nel modo e nei tempi più adatti, quando tutto potrà riprendere in modo normale e mi permetterà di focalizzarmi sugli obiettivi». Era pronta per la sua terza Olimpiade, un traguardo da sogno per qualsiasi sportivo, ma l’emergenza Covid-19 ha rimandato l’appuntamento al 2021.
Annamaria Mazzetti, classe 1988 originaria di Magenta e residente a Caronno Pertusella, è un nome di assoluto rilievo del triathlon, la disciplina che unisce nuoto, ciclismo e corsa podistica, e figura di spicco dello sport saronnese. Capace di laurearsi ben 12 volte campionessa d’Italia, 4 nell’Olimpico e 8 nello Sprint, Mazzetti ha partecipato a 4 europei, tra il 2011 e il 2015 (a cui si aggiunge l’europeo di specialità Under 23 del 2010), arricchendo il suo palmares con 5 medaglie, tra cui un oro nella staffetta di Kitzbuhel, in Austria, nel 2014, e un argento nella categoria élite donne all’europeo di Ginevra del 2015, dietro soltanto alla campionessa olimpica in carica.
Nel 2013 ha trascorso un periodo di circa un anno e mezzo in Australia per affinare la sua preparazione atletica, allenandosi agli ordini del coach Darren Smith. Tornata in Italia a maggio del 2014, nelle settimane successive al suo rientro la triatleta ha ottenuto due grandi prestazioni nelle gare di World Triathlon Series, prove valide per il campionato del mondo, ottenendo un quarto posto a Chicago ed un sesto posto ad Amburgo.
Mazzetti ha colto due medaglie ai mondiali dell’ultima stagione: un argento a Wheiai (Cina), e un bronzo a Karlovy Vary (Repubblica Ceca). Da anni in nazionale, tesserata per le Fiamme Oro (l’associazione sportiva della Polizia di Stato), la triatleta è diventata atleta ambasciatrice della Saronno Servizi SSD nel marzo 2019, ma ha anche collaborato con il Friesian Team di Caronno Pertusella.
Dopo Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016, Tokyo 2020 sarebbe stata la terza Olimpiade di Annamaria Mazzetti, ma la campionessa ha condiviso pienamente la scelta del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) di rinviare i Giochi al 2021. Disputare ugualmente il torneo sarebbe stata, a suo dire, una decisione forzata, che andava contro la natura e i valori dello sport in sé:
«Onestamente, il rinvio ufficiale delle Olimpiadi mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo. La situazione era diventata davvero complicata, soprattutto per noi atleti della Lombardia che siamo stati i primi ad essere penalizzati da questa emergenza anche nelle possibilità di continuare ad allenarci. Paradossalmente, all’inizio mi sono trovata nella posizione di dover trovare un modo per allenarmi e per rimanere alla pari con la concorrenza, senza cadere in una posizione di svantaggio. La situazione è poi diventata globale, ponendo di fatto tutti nelle stesse condizioni, e portando alla decisione di rinviare di un anno i Giochi: questa scelta ci sta dando il tempo di lasciarci andare, di staccare anche mentalmente e di dare importanza e priorità a tutto quello che ci sta succedendo. Lo sport deve essere semplicemente qualcosa che trasmette positività, non una cosa forzata. Posso dirmi contenta della decisione del Comitato Olimpico: sarebbero state Olimpiadi in primis pericolose, oltre che condizionate da una circostanza di disparità. Non sarebbero stati dei Giochi equi in tutto e per tutto».
Mazzetti proseguirà la preparazione fisica tra le mura di casa, anche se le difficoltà di non potersi allenare a pieno regime e in spazi aperti sono un ostacolo non da poco, soprattutto per una disciplina come il triathlon, dal grande carico aerobico:
«Proseguirò l’allenamento indoor, anche se non ho intenzione di strafare. E’ importante centellinare nel modo giusto le energie, e specialmente quelle mentali, che in gara fanno la differenza. Purtroppo allenarsi in casa non è la stessa cosa e anche a livello mentale diventa molto più duro, oltre che limitante rispetto alla nostra disciplina».
La chiamata ufficiale del Commissario Tecnico azzurro era attesa per maggio, ma il rinvio al 2021 rimanda inevitabilmente la selezione olimpica delle atlete della nazionale femminile. Mazzetti resta, ad ogni modo, una figura con tutte le carte in regola per centrare la sua terza Olimpiade:
«Al momento come nazionale italiana di Triathlon i posti a disposizione sono tre, ed io in base al ranking dell’ultimo anno e mezzo occupo la seconda posizione. Sicuramente, per quanto riguarda la selezione, il rinvio dei Giochi rimescola le carte e rende tutto più incerto. Ma era la decisione giusta da prendere».
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