Mercoledì 18 marzo. Si è tenuto questa mattina il mercato di Saronno riservato solo ai banchi alimentari. Poche le bancarelle presenti. Affluenza scarsa e chi si aggirava tra i banchi a fare compere era munito di mascherina.

L’Unità di Crisi Locale (UCL) aveva deciso qualche giorno fa, in ottemperanza alle disposizioni governative, di consentire il mercato ai soli banchi alimentari. L’amministrazione aveva inoltre ribadito che nei due mercoledì precedenti non erano state registrate criticità in termini di flusso acquirenti e di assembramento.

«Il paradosso Saronnese – scriveva il consigliere Francesco Banfi commentando la decisione del Comune di far svolgere il mercato settimanale solo con i banchi alimentari -. Il 26 febbraio sospensione del mercato per i 1200 morti. Il 4 e 11 marzo il mercato si è svolto regolarmente. Il 18 marzo si apprende si svolgerà contingentato ai soli alimentari come da DPCM dell’11 marzo. Dal 26 febbraio ad oggi i casi di coronavirus sono aumentati. L’amministrazione Fagioli si è sconfessata con una linea ondivaga. Oltre a ciò, il silenzio e la mancanza di trasparenza a cui si è votata l’amministrazione non aumenta la serenità cittadina».

«I mercati non si autorizzano – ha puntualizzato ieri il sindaco Alessandro Fagioli in risposta alle polemiche – Sono già regolamentati. Siamo da settimane assoggettati a decreti del governo che mutano significativamente di volta in volta, oltre alle interpretazioni che mutano quasi quotidianamente. Ad oggi i mercati all’aperto sono consentiti ai banchi alimentari. È importante garantire l’approvvigionamento alimentare. Sono state predisposte anche questa settimana azioni per scongiurare assembramenti. Il mercato lo avevo bloccato quando c’erano gli strumenti per farlo. Dal 4 di marzo eventuali ordinanze che modificano il DPCM sono ritenute “inefficaci”».