Gli adolescenti e il coronavirus: come trascorrere il tempo chiusi in casa
Il “nostro” Luca Cabrini ha interpellato un buon numero di studenti degli istituti superiori di Saronno e ha chiesto loro come stanno passando queste giornate
Coronavirus e quarantena, tutti costretti a casa senza poter uscire. Come stanno reagendo i nostri ragazzi a questa grave ed inaspettata situazione? Il “nostro” Luca Cabrini ha interpellato un buon numero di studenti degli istituti superiori di Saronno e ha chiesto loro come stanno passando queste giornate, come sono cambiate le loro abitudini in queste lunghe ore passate nelle proprie abitazioni.
Ecco cosa gli hanno raccontato Gabriele, Luca, Irene, Andrea, Simone, Luca, Alice, Christian, Andrea, Antonio, Francesco, Riccardo, Ilaria, Marta e Francesca con gentilezza e disponibilità.
Giulia, classe 2003: «La mattina siamo occupati tutti con le lezioni online le quali durano circa 3 ore a seconda della tipologia di materia e della scuola. Viene segnata la nostra presenza tramite il registro elettronico Classroom e attraverso questo stesso sistema possiamo rimanere in contatto con il nostro istituto di appartenenza».
Questo per quanto riguarda le prime ore della giornata, e poi?
Tutti affermano che oltre alle lezioni online i professori si prodigano nell’assegnare agli studenti un buon numero di compiti, in modo da tenerli impegnati e non fermare la macchina scolastica.Naturalmente c’è lo svago (se in questi giorni dove siamo costretti in casa si può usare questo termine…): Gabriele, Luca, Andrea, Simone, Christian, in pratica tutti i ragazzi, sono appassionati di playstation.
C’è chi come Irene porta avanti la propria vena artistica disegnando e suonando il basso.
Quello degli strumenti musicali è un buon hobby e aiuta a passare il tempo, ad esempio Francesco e Riccardo si dilettano a suonare il piano. Alice si dedica al giardinaggio e sta costruendo una mangiatoia per gli uccelli. Luca ne approfitta per studiare per la patente.I nostri ragazzi stanno affrontando l’emergenza coronavirus con un buon spirito individuale e senza lasciarsi abbattere troppo dagli eventi.
Questo presi singolarmente.
Se invece si tratta di fare gruppo, le misure restrittive di questi giorni hanno costretto gli adolescenti a far saltare i propri impegni, a evitare di vedersi (e questo per persone della loro età sia l’aspetto più delicato) o fare sport di squadra. Una grande fortuna per loro e anche un palliativo è il mondo social con la messaggistica di whatsapp, le foto e le storie di Instagram e le videochat di Skype e di tutti gli altri sistemi tecnologici a disposizione.
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