Istituto “G.Bosco”: in arrivo video-lezioni e video-saluti per studenti piccoli e grandi
Anche l’Istituto Comprensivo “G.Bosco” di Fenegrò sta lavorando per affrontare la chiusura delle scuole: scambio di materiale didattico, video-lezioni per gli studenti più grandi e video-saluti per i più piccolini. Dirigenza e docenti ce la stanno mettendo tutta per far fronte alla situazione di emergenza
In Lombardia le scuole sono chiuse da fine febbraio e non riapriranno certamente fino al 3 aprile. Da qualche settimana gli istituti superiori si sono organizzati per fronteggiare l’improvvisa sospensione delle lezioni imposta dal Governo per contenere il contagio da Coronavirus e continuare l’attività didattica attraverso l’utilizzo della tecnologia informatica. Anche l’Istituto Comprensivo “G.Bosco” di Fenegrò sta lavorando per affrontare la chiusura delle scuole.
La dirigenza dell’Istituto insieme al corpo docenti sta predisponendo una serie di micro-video lezioni per gli studenti più grandi e di video-saluti per i più piccoli, con l’obiettivo di continuare l’attività didattica dove possibile e di mantenere un contatto visivo con gli studenti. «Ho predisposto a partire da lunedì 16 marzo delle micro-video lezioni e dei brevi video-saluti per le primarie in modo tale che i bambini possano vedere la maestra o i professori anche solo per un saluto – spiega Roberta Bellino, dirigente scolastico dell’Istituto – stiamo inoltre implementando l’utilizzo del registro elettronico, dove i docenti caricano i compiti ed eventuali link ai video che realizzano a seconda delle loro esigenze». L’idea di rivedere in video la propria maestra o il proprio professore e continuare in qualche modo, seppure per via telematica, l’attività didattica è positiva e i primi riscontri con le famiglie sono di apprezzamento.
L’Istituto ha inoltre attivato un canale Youtube dove la dirigente ha già caricato un primo video di saluto a studenti e genitori e dove successivamente verranno caricati altri video da parte dell’istituto. La scuola non era preparata ad affrontare un’emergenza del genere, ma l’impegno da parte della dirigenza e del corpo docenti è tanto: «La scuola ha degli strumenti, ma deve perfezionarli anche perché gli strumenti tecnologici presuppongono che docenti e studenti abbiano a casa delle dotazioni di un certo tipo, cosa che non sempre è poi praticabile e realizzabile – commenta la dirigente Bellino, che conclude – Quando si lavora in emergenza si lavora in affanno, ma ce la stiamo mettendo tutta».
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