Tu@ Saronno: “Ricostruire l’appartenenza”
Nota del gruppo civico Tu@Saronno che appoggia il candidato del centrosinistra Augusto Airoldi
Nota del gruppo civico Tu@Saronno che appoggia il candidato del centrosinistra Augusto Airoldi
Quando si pensa alle esigenze di una città come Saronno i punti di vista sono tanti. Sicurezza, lavoro, assistenza alle categorie più in difficoltà, inquinamento, traffico, mobilità, sviluppo delle aree dismesse. Le problematiche e le potenzialità sono tante, e le priorità cambiano a seconda dei punti di vista. Crediamo, però, che ci sia un fattore prioritario rispetto a tutti questi ragionamenti e che debba essere il primo sul quale puntare per rendere la nostra città un posto migliore in cui vivere. Questo fattore è il senso di appartenenza alla comunità, di cui tutti devono sentire di essere parte.
È un fattore importante, fondamentale, perché se i saronnesi non sentono di appartenere alla propria città allora Saronno rischia di diventare – come purtroppo abbiamo visto negli ultimi anni – un contenitore che si svuota lentamente.
Abbiamo quindi l’esigenza primaria di dire ai saronnesi che la città è loro – e non di una qualsiasi amministrazione in carica, comprese quelle di cui possiamo fare parte noi – e che devono trovare in chi la amministra, e ne eroga i servizi, un alleato per migliorare la propria vita nella collettività.
Concretamente, questo significa creare luoghi e opportunità d’incontro dove i cittadini possano riconoscersi e conoscersi di persona, superando gli sterili “rapporti” dei social. Significa aiutare tutte le associazioni presenti sul territorio ad esprimere appieno il proprio potenziale grazie all’aiuto – burocratico e infrastrutturale – che può dare il Comune. Oggi poter erogare fondi è difficile, ma un’amministrazione amica e lungimirante deve intercettare e sostenere tutta la grande forza del terzo settore, senza dividere le associazioni in amiche o nemiche in base alle presunte appartenenze politiche. Significa anche coltivare cultura e memoria della nostra storia cittadina, portando all’attenzione dei saronnesi le testimonianze di quello che siamo stati e le espressioni attuali di quello che siamo, dalle attività dei più giovani fino a quelle degli anziani, narratori sempre attuali del mondo di una volta. È soprattutto attraverso momenti comuni che parlano di cultura che si crea l’appartenenza a una collettività.
Oggi questo senso di collettività a Saronno manca. È lentamente scivolato via negli anni; l’amministrazione attuale in troppe occasioni ha sollevato temi divisivi, anziché cercare di unire tutti i saronnesi sotto dei valori comuni in cui riconoscersi. Questo aspetto va assolutamente recuperato, prima di tutti i ragionamenti politici.
Una città non è fatta solo di servizi e manutenzioni efficienti, ma è soprattutto tenuta viva, animata e conseguentemente resa più sicura dal senso di appartenenza dei propri cittadini.
Da qui dobbiamo ripartire.
#saronnosiamonoi
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