Un presidio convocato in fretta e furia dall’Anpi di Saronno in collaborazione con altre associazioni antifasciste per protestare contro il patrocinio dato dal Comune di Saronno ad un’iniziativa sui servizi sociali, organizzata dall’associazione culturale AiC (Agire in Comune) e dalla sua emanazione metapolitica “Presidio”.

Entrambe sono coordinate in provincia di Varese da Francesco Lattuada, ex consigliere comunale e attuale coordinatore di Busto Arsizio di Fratelli d’Italia, colpito da alcuni Daspo e coinvolto in varie vicende legate a movimenti di estrema destra.

Alla tavola rotonda intitolata “Ambiente e Servizi Sociali” organizzata a Villa Gianetti sono stati invitati una serie di esponenti politici vicini al partito di Giorgia Meloni tra i quali il presidente della Provincia di Varese Emanuele Antonelli, gli assessori saronnesi Giampietro Guaglianone e Gianangelo Tosi, il sindaco di Luino Andrea Pellicini, gli ex sindaci di Travedona Monate Andrea Colombo e Solbiate Olona Luigi Melis, e il consigliere di Prealpi Servizi Andrea Tomasini. Presente anche il sindaco di Saronno Alessandro Fagioli, leghista doc e alleato in giunta con Fratelli d’Italia.

Il patrocinio all’iniziativa col logo del Comune di Saronno vicino ai simboli dei movimenti di Lattuada (entrambi hanno in bella evidenza la Croce Templare nei rispettivi loghi) non è piaciuto ai rappresentanti di Anpi. Il presidente dell’associazione dei partigiani saronnesi Claudio Castiglioni denuncia «il fatto che abbiano dato il patrocinio, con la presenza di assessori, ad una iniziativa organizzata da un personaggio con un trascorso fascista. Il Comune riveda questo atteggiamento, prima di dare il patrocinio ad iniziative del genere – commenta Castiglioni, affiancato da una quindicina di persone -. Pochi giorni fa hanno fatto l’iniziativa della posa della pietra d’inciampo, evidentemente contro l’idea nazifascista, e il giorno dopo dà il patrocinio ad un iniziativa dove c’è un fascista: ancora una volta questa amministrazione non si smentisce. Noi siamo qui a dire che Saronno non è fascista».