A Gerenzano torna il dibattito sull’acquisto delle aree nei pressi del Fontanile di San Giacomo
La questione dell’acquisto delle aree nei pressi del fontanile è vecchia di dieci anni, ma è una questione che rimane aperta e che ogni tanto a Gerenzano ritorna a galla e causa accesi dibattiti
La questione dell’acquisto delle aree nei pressi del fontanile è vecchia di dieci anni, ma è una questione che rimane aperta e che ogni tanto a Gerenzano ritorna a galla e causa accesi dibattiti.
Sull’ultimo numero del giornalino comunale la lista di maggioranza ”Insieme e libertà per Gerenzano” è tornata sulla questione chiedendo al consigliere di minoranza Cristiano Borghi, capogruppo della lista “Cristiano Borghi Sindaco” di dimettersi o smentire quanto illustrato durante la seduta del consiglio comunale del 21 dicembre 2018 riguardo alla vicenda dell’acquisto delle aree nei pressi del Fontanile di Gerenzano.
Il fatto risale al 2008, quando l’allora amministrazione a guida leghista (Borghi era assessore) acquistò le aree lungo e attorno il corso del fiume: il lotto di terra incriminato, a differenza degli altri, venne acquistato interamente e non frazionato per una somma complessiva di 54 mila euro.
Il consigliere Borghi ha risposto esortando l’amministrazione a rivolgersi alla Procura in caso di sospetta irregolarità. «In questi mesi, abbiamo raccolto tutta la documentazione che abbiamo sottoposto e consegnato ai nostri avvocati, in attesa di sviluppi giudiziari ed eventuali comunicazioni da parte di qualche tribunale o altro ente preposto. A distanza di più di 1 anno non c’è assolutamente pervenuta nessuna comunicazione in tal senso, dai tribunali tutto tace» scriveva Borghi su Facebook lo scorso 30 gennaio.
«È irrilevante se abbiamo denunciato o meno, anche perché sono passati 10 anni – commentano dal gruppo “Insieme e Libertà” – gli abbiamo chiesto di smentire quanto ricostruito con relativa documentazione o dimettersi perché il problema è politico e morale».
Intanto la lista “Noi con Cristiano Sindaco” ha richiesto ufficialmente informazioni per sapere se il sindaco ha dato corso o meno alla denuncia annunciata in sede di consiglio comunale, «in base a quello che ci risponderanno valuteremo cosa fare», ha concluso il consigliere Borghi.
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