Banfi controreplica: “Rifugio per senza tetto, dal Comune nessuna risposta”
Controreplica del consigliere comunale Francesco Banfi che risponde all’assessore Gianangelo Tosi in merito al rifugio per senza tetto sottolineando che «ad oggi dal Comune c'è totale silenzio alle mie richieste»
Controreplica del consigliere comunale Francesco Banfi che risponde all’assessore Gianangelo Tosi in merito al rifugio per senza tetto sottolineando che «ad oggi dal Comune c’è totale silenzio alle mie richieste»
I consiglieri comunali hanno il compito, soprattutto se sono di opposizione, di monitorare l’amministrazione.
Sembra che all’assessore Tosi sfuggano quindi le basilari regole democratiche, probabilmente sacrificate nel tentativo di non parlare della questione del rifugio per senza tetto, cercando così di sviare l’attenzione. Non cerco il pelo nell’uovo, ma chiedo che l’amministrazione – che ha il dovere di agire secondo legge – fornisca i documenti basilari per avere un dormitorio.
Chiunque mi conosce sa che credo fermamente che la dignità umana ha valore centrale e che le regole devono essere modellate attorno ad essa. In nessun caso la dignità umana viene meno, nemmeno nelle condizioni dei senzatetto, persone alle quali vanno dunque offerti ricoveri in alloggi e non in “magazzini aperti”. La ragione per cui è necessario che burocraticamente sia tutto a posto risiede non solo nel fatto che la struttura sia a norma, ma anche nelle modalità di accesso al dormitorio (a quale titolo una persona può accedere?) ed inoltre nel fatto che occorre dare risposte alle necessarie forme di gestione della struttura.
Ancora una volta nelle parole dell’assessore Tosi risulta tutto assente: si procede solo nell’attaccare l’estensore del quesito. Fa strano questo glissare su atti pubblici (tuttavia introvabili), soprattutto visto che solo qualche mese fa la maggioranza non si poneva alcun problema a sbattere sulla stampa le condizioni private di un cittadino italiano in difficoltà.
Lo scenario potenziale che si apre è quello di un’amministrazione che fa la bella faccia parlando di solidarietà fingendo di dare sollievo a condizioni di povertà estrema, tutto in assenza di atti amministrativi che possano testimoniare la progettualità che sarebbe doverosa base. Tutto fatto, quindi, solo per avere il titolone sul giornale, in barba all’assicurare importanza alla dignità umana, un elemento caratteristico dell’azione politica del centrodestra quanto del centrosinistra. Probabilmente, Gianangelo, come ho più volte rimarcato in consiglio comunale, anche qui sta la differenza tra voi e me. E su questo concordiamo perfettamente.
Francesco Banfi
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