Discarica e salute, un’indagine per scoprire se ci si ammala di più
Comune, Ats, Arpa e Provincia insieme per studiare gli effetti di una criticità ambientale importante come la discarica di Gorla-Mozzate sul territorio e sulla salute delle persone
È stato firmato questa mattina, nella sala giunta del Municipio di Gorla Maggiore, un protocollo d’intesa per la realizzazione di un’indagine epidemiologica sulla salute dei cittadini che vivono attorno alla discarica di Gorla Maggiore che verrà realizzata grazie alla collaborazione tra il comune di Gorla Maggiore, l’Arpa, l’Ats e la Provincia di Varese.
Insieme questi quattro enti lavoreranno per studiare la correlazione tra malattie ambientali e criticità ambientali presenti nella zona, in questo caso la discarica che dal 1993 caratterizza la vita degli abitanti dei comuni di Gorla Maggiore e Mozzate.
Lo studio, per la cui realizzazione serviranno circa 300 mila euro, integrerà le valutazioni di salubrità ambientale utilizzando un approccio tossicologico degli scarichi di Gorla Maggiore e altri comuni della zona. Eseguirà un’analisi epidemiologica su tumori, diabete, malattie cardiovascolari e del sistema respiratorio, basso peso alla nascita e lo farà in tempi diversi, oltre ad un’analisi delle droghe e dei farmaci presenti nell’acqua degli scarichi fognari.
Nelle prossime settimane verrà preparato il bando che selezionerà chi effettivamente farà la ricerca per un impegno di 3 anni con la possibilità di una proroga. Un tavolo tecnico supervisionerà tutto il lavoro.
Sia il direttore di Ats Lucas Gutierrez che il direttore di Arpa Fabio Carella e la dirigente provinciale Monica Brambilla, hanno elogiato l’iniziativa di Gorla Maggiore e hanno mostrato tutta l’intenzione di appoggiare questo progetto convintamente. Un progetto «che – hanno sottolineato tutti i presenti – è di grande importanza strategica non solo per il territorio ma anche a livello regionale e nazionale».
Avere a disposizione dati aggiornati sugli effetti della presenza di una discarica grande come quella di Gorla Maggiore-Mozzate ha un certo valore scientifico anche per capire quali saranno le azioni da intraprendere nella fase di post-gestione dell’immensa montagna di rifiuti che dai primi anni ’90 si accumulano: «Ora siamo nell’ultimissima fase – spera il sindaco Pietro Zappamiglio – di riempimento a causa di alcuni cedimenti. Noi vorremmo che non ci fossero ulteriori piccole o grandi proroghe e che si passi davvero ad una nuova fase che si preoccupi solo di non danneggiare l’ambiente ulteriormente e la salute».
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