Lotta a povertà e disagio: la Regione stanzia 10 milioni di euro
Pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale, il decreto destina 775.000 euro alla provincia varesina per aiutare quanti si trovano senza lavoro
24.397 disoccupati (8,5%) e 155.858 inattivi. 75.462 persone assistiti dai servizi socio-assistenziali e 11326 utenti dai servizi per il lavoro.
Sono i numeri di quanti, nella nostra provincia, potranno rientrare nei nuovi percorsi di inclusione finanziati da Regione Lombardia con 10 milioni di euro totali.
Il decreto pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regionale mira a individuare strategie di lotta alla povertà attraverso programmi di intervento territoriale.
I percorsi contro l’esclusione sociale da attivare in 14 Ambiti regionali
Il budget è ripartito su 14 Aree Territoriali, ciascuna con un proprio referente di ‘Programma d’intervento territoriale’ e corrisponde al contributo pubblico massimo assegnabile a ciascun territorio di riferimento, a partire da un minimo di 300.000 euro e a seconda degli indicatori sociali ricavati (percentuale di disoccupati, di inattivi e di utenti che si sono rivolti ai servizi socio assistenziali e del lavoro).
Nel dettaglio: 775.000 euro sono destinati alla provincia di Varese; 591.000 euro per la provincia di Como; 300.000 euro per la provincia di Sondrio; 1,2 milioni di euro per il Comune di Milano; 1,7 milioni di euro per la Città Metropolitana di Milano; 300.000 euro per la provincia di Lodi; 1,2 milioni per la provincia di Bergamo; 1,3 per la provincia di Brescia; 462.000 euro per la provincia di Pavia; 380.000 euro per la provincia di Cremona; 365.000 euro per la provincia di Mantova; 312.000 euro per la provincia di Lecco; 811.000 per la provincia di Monza e Brianza; 350.000 euro per l’Area Interna Alto Lago di Como e valli del Lario.
I dati per provincia:
In provincia di Varese sono presenti 24.397 disoccupati (8,5%) e 155.858 inattivi; 75.462 persone si sono rivolte ai servizi socio-assistenziali e 11326 utenti ai servizi per il lavoro; in provincia di Como 20.649 disoccupati (7,2%) e 106.000 inattivi a fronte di 55.397 utenti che si sono rivolti ai servizi socio-assistenziali e 11.919 ai servizi del lavoro; in provincia di Sondrio 5443 disoccupati (1,9%) e 34.741 inattivi, a fronte di 14.799 utenti che si sono rivolti ai servizi socio-assistenziali e 3676 ai servizi del lavoro; nel Comune di Milano 43.162 disoccupati (15%) e 224.765 inattivi, a fronte 122.161 utenti che si sono rivolti ai servizi socio-assistenziali e 19.691 ai servizi del lavoro; in provincia di Milano 57.878 disoccupati (20%) e 301.000 inattivi, a fronte di 163.812 che si sono rivolti ai servizi socio-assistenziali e 26.405 ai servizi del lavoro; in provincia di Lodi 7000 disoccupati (2,4%) e 43.290 inattivi a fronte di 26.722 utenti che si sono rivolti ai servizi socio-assistenziali e 3500 ai servizi del lavoro; in provincia di Bergamo sono presenti 243.447 disoccupati (8,6%) e 221.800 inattivi a fronte di 142.200 utenti che si sono rivolti ai servizi socio-assistenziali e 24.286 ai servizi del lavoro; in provincia di Brescia 30.170 disoccupati (10%) e 237.200 inattivi a fronte di 172.900 utenti dei servizi socio assistenziali e 28.600 dei servizi per il lavoro; in provincia di Pavia 16.261 disoccupati (5,7%) e 98.900 inattivi a fronte di 46.400 utenti che si sono rivolti ai servizi socio-assistenziali e 5153 ai servizi per il lavoro; in provincia di Cremona 8300 disoccupati (2,9%) e 65.400 servizi inattivi a fronte di 54.600 che si sono rivolti ai servizi socio-assistenziali e 7700 ai servizi per il lavoro; in provincia di Mantova 12.726 disoccupati (4,4%) e 74.800 inattivi a fronte di 42.200 che si sono rivolti utenti che si sono rivolti ai servizi socio-assistenziali e 4100 ai servizi del lavoro; in provincia di Lecco 8888 disoccupati (3,1%) e 59.200 inattivi a fronte di 30.800 utenti che si sono rivolti ai servizi socio-assistenziali e 7000 ai servizi del lavoro; in provincia di Monza e Brianza 24.700 disoccupati (8,7%) e 156.000 inattivi a fronte di 95.300 utenti che si sono rivolti ai servizi socio-assistenziali e 10.900 ai servizi del lavoro.
Piani: priorità è valorizzazione persone in condizione di vulnerabilità e rivitalizzazione aree disagiate
«La strategia – ha commentato l’assessore alla Famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità Silvia Piani – prevede un approccio integrato a sostegno della valorizzazione delle persone in condizioni vulnerabili e dello sviluppo e della crescita dei territori a rischio marginalità. Per noi infatti – ha concluso – rivitalizzare le aree lombarde colpite da isolamento geografico, o calo demografico e bassi livelli di servizi, è un impegno primario che intendiamo mantenere, aumentandone le opportunità e migliorarne le condizioni di vita degli abitanti».
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