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Gilardoni (PD): “Un bilancio che non guarda al futuro di Saronno”

Il consigliere comunale del Partito Democratico Nicola Gilardoni commenta l'approvazione del bilancio di previsione votato il 28 dicembre

Il consiglio comunale di Saronno, tutti i consiglieri

Il consigliere comunale del Partito Democratico Nicola Gilardoni commenta l’approvazione del bilancio di previsione votato il 28 dicembre

Un bilancio da 50 milioni per Saronno. “Orgogliosa del lavoro fatto”

Dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2020 l’Amministrazione Comunale ha provveduto a comunicare le sue positive considerazioni sul lavoro svolto e sull’utilizzo dei soldi dei saronnesi.

Vorrei portare un contributo al dibattito concentrandomi sul programma politico proposto da questa amministrazione per rilanciare la nostra città. Un programma che rischia di essere del tutto autoreferenziale, che impone scelte strategiche discutibili con il conseguente utilizzo delle scarse risorse economiche, con decisioni prese senza ascoltare la città, senza curarsi del suo futuro, dei sogni e delle aspettative dei saronnesi.

Dal documento di programmazione, redatto dall’Amministrazione, traggo alcuni esempi che sottolineano questa incapacità di ascolto e di visione.
1)“L’amministrazione è particolarmente attenta e trasparente e vuole fare in modo che la sede del Comune diventi sempre di più luogo di incontro delle idee per sviluppare collaborazioni e progetti di buon senso utili ai cittadini” e udite, udite “per questo è stata arricchita di una nuova sala riunioni per svolgere incontri”. La partecipazione si fa mettendo quattro sedie in più in una sala? O le scelte strategiche si compiono credendo nella costruzione di reti partecipate che coinvolgano la
città?
2) “Saronno è la quarta città della Provincia di Varese e deve prendere coscienza del proprio ruolo in termini politici e strategici”. Perfetto. Ma come? Decidendo di spendere per esempio: 2 milioni di euro in asfaltature e 700 mila euro per un’area della festa della salamella, oppure progettando il suo futuro e favorendo investimenti in funzione della sua posizione strategica sull’asse Milano-Malpensa, per diventare una città di attrazione di flussi turistici e professionali, con nuovi servizi dedicati alle imprese ed alle persone?

Mi chiedo dove si voglia andare se il servizio più importante che ha sede in città – il suo ospedale – non è minimamente al centro dell’interesse politico della Amministrazione. Se l’ex Palazzo di Giustizia, già indicato dalla precedente amministrazione, come spazio di ampliamento della sede della Guardia di Finanza, dopo quattro anni non ha ancora visto il suo avvio? Come pensiamo di mantenere il titolo di città dello sport se dopo investimenti per 1,5 milioni sullo stadio lo troviamo, rispetto a quanto speso, inutilizzato e vuoto e se le associazioni sportive della città non ricevono le giuste attenzioni ed il giusto aiuto, perché invece si preferisce favorire una corsa ciclistica di un giorno, che costa tra Comune e Saronno Servizi 30.000 euro o forse più all’anno?

Ecco perché ho la sensazione che priorità di spesa decise portino ad una visione chiusa su sé stessa e debole rispetto ai bisogni della città ed alle sue giuste aspettative di rilancio. La città è sempre di più priva di slancio e prospettiva in un territorio ricco di alternative e ben altre capacità di competere ed attrarre nuovi investimenti e nuovo lavoro. Come è possibile immaginare una città che guarda al suo futuro se il recupero delle tre aree dismesse, che sono state approvate dalla maggioranza leghista, contempera la costruzione di ben tre supermercati/aree commerciali? Come è possibile che, assolutamente senza lungimiranza e visione pubblica della città, non si colga l’opportunità di realizzare un parcheggio interrato di scambio gomma ferro e ad uso del centro storico cittadino nell’area Ex Cemsa, laddove esiste già uno scavo belle pronto e dove la Saronno Servizi avrebbe potuto estendere la sua lucrosa attività?

Invece si realizza un parcheggio provvisorio proprio nell’area destinata al nuovo Parco, tanto atteso dai saronnesi. Continuano invece gli stanziamenti inusuali ed inutili a disposizione del Sindaco per incarichi professionali e prestazioni di servizi a favore degli organi istituzionali (leggasi super manager, addetto stampa + contratti con TV e testate on line per promuovere Saronno) oltre le spese per la Tre Valli Varesine. Si stima che, nei cinque anni di governo Fagioli, si siano spesi inutilmente circa 150.000 euro all’anno. Mi piacerebbe chiedere ai cittadini di Saronno: cosa si poteva fare con 750.000 euro!!! Nel contempo nel ripetere lo slogan caro alla Lega “prima i saronnesi” forse ci si è dimenticati dei saronnesi onesti. Molti pagano tutto quello che c’è da pagare molti non lo fanno più (vedi tassa rifiuti + sanzioni codice strada + affitti case). E l’amministrazione quali azioni ha concepito per combattere l’evasione o l’elusione delle tasse o il pagamento delle multe (passate in 4 anni da 1.300.000 ad 1930.000 euro)? Intanto il danno è peggio della beffa perché, con le nuove norme, il Comune è costretto a stanziare ogni anno molti soldi nel Fondo Crediti Dubbia Esigibilità per garantire la copertura di entrate che potenzialmente non saranno corrisposte. Ad oggi il valore del fondo ammonta a 3.680.000 euro. Tantissimi soldi bloccati, che, se incassati, potrebbero essere destinati a nuovi investimenti per il rilancio della città. Ed invece? E la razionalizzazione del patrimonio immobiliare che tante ricadute positive potrebbe portare con il recupero dello stesso ed il rilancio del centro storico commerciale dove è stata lasciata? L’unica idea esposta è quella di vendere l’ex Asilo di via Roma dopo il trasferimento dell’ASL. Piuttosto si venda l’attuale Palazzo Municipale. E l’utilizzo di vecchi dividendi, distribuiti dalla società partecipata Lura Ambiente, pari a 1,780 milioni di euro, che ricadute ha prodotto per la città? Cosa dire? La città vi ringrazia per tutto quello che non avete avuto voglia di vedere: il suo futuro.

Nicola Gilardoni

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Gennaio 2020
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