Nasce il Distretto Antiche Brughiere: il commercio di vicinato ha un nuovo punto di riferimento
Ascom Saronno, Caronno Pertusella, Gerenzano, Uboldo, Cislago e Origgio si uniscono sotto un’unica “bandiera”
Si chiama Distretto del commercio Antiche Brughiere, la nuova associazione composta da cinque comuni del Saronnese.
Il Distretto è stato costituito con atto notarile nei giorni scorsi, sottoscritto dai sindaci Marco Giudici di Caronno Pertusella; Ivano Campi di Gerenzano; Lorenzo Guzzetti di Uboldo; Gian Luigi Cartabia di Cislago; Mario Ceriani di Origgio. Insieme a loro Bruno Guffanti, presidente di Confcommercio Ascom Saronno, coordinatore di questo nuovo “soggetto” che, aggiungendosi al Distretto urbano del commercio (DUC) di Saronno, ha come mission il rilancio del commercio sull’intero bacino di competenza.
«Siamo davvero soddisfatti – spiega Guffanti -, del risultato ottenuto dopo mesi di lavoro. Abbiamo raggiunto un traguardo importante riunendo cinque diverse amministrazioni comunali lavorando con forza su un punto: la volontà di tutti i sindaci che le governano di impegnarsi nello sviluppo del commercio di vicinato. Possiamo dire con orgoglio che il Did è costituito e che ora siamo pronti a partire».
Il prossimo passo sarà la nomina del presidente e del consiglio direttivo: questione di giorni, in modo da pianificare al più presto i primi progetti per entrare in azione già nel periodo estivo. Antiche Brughiere si configura come un Distretto intercomunale diffuso (Did), previsto per i Comuni sotto i 15mila abitanti, cui Regione Lombardia offre la possibilità di aggregarsi. Forti della positiva esperienza del 2014, grazie alla quale fu possibile accedere ai fondi previsti dal bando Dat, con l’ottenimento e l’rogazione di quasi un milione di euro (la metà dei quali investiti nel miglioramento dell’attrattività dei Comuni), viene ora creata l’associazione, ovvero una entità giuridica attraverso la quale diventerà più semplice la partecipazione ai bandi di finanziamento che potranno poi tradursi, una volta ottenuti i contributi, in corsi di comunicazione, di marketing, di lingua e di vendita, solo per fare degli esempi. Ma soprattutto una associazione è in grado di farsi promotrice dell’organizzazione di eventi e manifestazioni: notti bianche, spettacoli pirotecnici, luminarie e molto altro.
«Idee, contributi, coinvolgimento: vogliamo che il Did diventi un catalizzatore di proposte che rispondano alle necessità e alle esigenze delle attività economiche – conclude Bruno Guffanti -. L’unione dei cinque Comuni diventerà ancora più forte attraverso l’ulteriore unione e partecipazione di chi nelle cinque cittadine ha il proprio esercizio commerciale o semplicemente ci vive. La strada è tracciata e non vediamo l’ora di percorrerla, tutti assieme».
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