Posata la prima pietra d’inciampo a Saronno. Assente l’Amministrazione
La cerimonia si è svolta sabato mattina: la pietra dedicata a Pietro Bastanzetti deportato nel 1944. Assenti tutti i rappresentanti della maggioranza
La polizia locale ha dovuto bloccare la circolazione in via Ramazzotti 12 per permettere ai tanti saronnesi presenti di assistere alla posa della prima pietra d’inciampo saronnesi. A far discutere, invece, un’assenza quella dell’Amministrazione. Sabato mattina alle 9 è stata posata dall’artista tedesco Gunter Demnig la prima pietra d’inciampo della città di Saronno dedicata a Pietro Bastanzetti deportato nel 1944. La cerimonia è stata molto semplice ma sentita e si è aperta con l’artista ha posizionato la placca di ottone con la dedica per ricordare il saronnese che è stato deportato e morto a Mauthausen-Gusen nel 1944 per avere organizzato gli scioperi di Milano del marzo di quell’anno.
Poi la nipote Maria ha raccontato la vita del padre unendo informazioni e ricordi familiari tratteggiando il suo ritratto e mettendo l’accento anche sull’impatto che le sue scelte hanno avuto sulla famiglia e l’eco che la sua vicenda ha avuto nella vita saronnese. La cerimonia si è conclusa con la lettura di alcune missive inviate da Bastanzetti ai figli e alla madre dove si ritrova i valori dell’antifascismo ma anche la tenerezza e l’affetto di un padre.
Tra i tanti saronnesi presenti esponenti della società civile e del mondo politico dai consiglieri comunali in carica Francesco Banfi, Franco Casali, Nicola Gilardoni ai tanti volti noti come l’ex sindaco Gianluigi Stucchi, l’ex presidente Augusto Airoldi e gli ex assessori Cecilia Cavaterra e Giuseppe Nigro. Completamente assente invece l’Amministrazione comunale. Una scelta molto criticata dai presenti ha partite da Nicola Gilardoni: “Non è il momento di fare polemica – ha commentato al termine dell’incontro – ma è una scelta ingiustificabile”.
«L’Amministrazione Comunale – precisano da piazza Repubblica in serata –
rigetta le accuse per l’assenza alla deposizione della pietra d’inciampo
avvenuta in via Ramazzotti e fa presente che non è stata invitata a
partecipare, nè ha ricevuto richieste di patrocinio. L’assessore alla
Cultura Maria Assunta Miglino ciononostante, già nella conferenza stampa,
aveva citato l’evento nell’ambito di tutte le iniziative presenti in città
invitando anche le scuole a riflessioni e approfondimenti sulla Shoah così
come previsto dalla legge del 20 luglio del 2000».
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