Lu-Ve incontra il nuovo ambasciatore italiano in Polonia
La prossima primavera la multinazionale di Uboldo aprirà un nuovo sito produttivo a Gliwice nella Slesia
Dalla Cina di Xi Jimping all’America di Trump, passando per l‘India di Ram Nath Kovind. Lu-Ve spa, multinazionale tascabile di Uboldo specializzata nella produzione di scambiatori di calore, continua il suo percorso di internazionalizzazione. In vista dell’inaugurazione del nuovo stabilimento della controllata Sest Lu-Ve Polska a Gliwice, i vertici dell’azienda hanno preso parte alla delegazione imprenditoriale che a Roma ha incontrato Aldo Amati, il nuovo ambasciatore d’Italia in Polonia. (nella foto lo stabilimento Lu-Ve di Uboldo)
Alla riunione, che si è tenuta al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, hanno partecipato i rappresentanti di varie imprese italiane, tra cui Alitalia, FCA, Ferrero, Generali, Iveco, Leonardo, Intesa San Paolo e Saipem, che hanno illustrato al nuovo ambasciatore i loro interessi, le loro esperienze e le loro aspettative sulle relazioni economiche tra i due Paesi.
Il sito produttivo polacco della Lu-Ve, costato 36 milioni di euro, comprende uno stabilimento produttivo di circa 20.000 metri quadri coperti (per circa il 50% dell’investimento complessivo) e l’acquisto di impianti e macchinari.
Amati aveva già avuto modo di conoscere la multinazionale varesina nel 2016: quando era Ambasciatore d’Italia in Repubblica Ceca aveva visitato infatti lo stabilimento di HTS – Heat Transfer Systems (LU-VE Group) a Novosedly (Moravia).
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