30 anni a Laura Taroni, Corte d’assise per Cazzaniga
L'infermiera è stata condannata per l'omicidio del marito e della madre. Di questi delitti, di quello del suocero e di 9 morti in corsia risponderà l'ex-amante
Laura Taroni è stata condannata a 30 anni di carcere in primo grado per l’omicidio del marito Massimo Guerra e della madre Maria Rita Clerici mentre è stata assolta per la morte del suocero Luciano Guerra. È questa la pena più pesante (ridotta di un terzo per la scelta del rito abbreviato) della sentenza del processo con rito abbreviato nei confronti dell’infermiera dell’ospedale di Saronno e del suo amante e medico del Pronto Soccorso Leonardo Cazzaniga per il quale, invece, è stato disposto il rinvio a giudizio in corte d’Assise con prima udienza il 13 aprile.
Insieme a Cazzaniga (accusato di 9 omicidi in corsia e 3 omicidi in famiglia) andranno a giudizio per i reati di favoreggiamento e omessa denuncia alcuni dei membri della commissione medica che doveva indagare sul medico anestesista e cioè il direttore dell’ospedale di Saronno Roberto Cosentina, la dottoressa Maria Luisa Pennuto, l’ex-primario del Pronto Soccorso Nicola Scoppetta e il direttore medico Paolo Valentini, mentre il medico Giuseppe Di Lucca solo per omessa denuncia relativamente ad un paziente.
La giudice per l’udienza preliminare Sara Cipolla ha anche deciso per la dottoressa Elena Soldavini la messa alla prova ai servizi sociali per una omessa denuncia. Proprio perché ammessa alla messa alla prova la Soldavini non ha partecipato alle udienze di questi giorni-
La dottoressa Simona Sangion ha patteggiato 1 anni e 2 mesi con pena sospesa per un falso referto sulla malattia di Massimo Guerra, marito della Taroni.
Il gup ha infine condannato a 8 mesi di carcere per falso con pena sospesa il medico Giancarlo Favia e a 8 mesi con pena sospesa il medico Daniele Sironi che accettó di redigere un certificato post mortem a fini assicurativi sul marito della Taroni.
Fabrizio Frattini (capo del dipartimento emergenza) è stato condannato a 1 anno e 4 mesi con pena sospesa per favoreggiamento (il reato di omessa denuncia è stato assorbito dal reato principale), mentre Claudio Borgio (responsabile servizio infermieristico) è stato condannato a 444 euro di multa per l’omessa denuncia ma assolto dal reato di favoreggiamento.
Il procuratore capo di Busto Arsizio Gianluigi Fontana si è detto «non soddisfatto perchè non bisogna mai essere soddisfatti dopo le condanne, tuttavia la mia è una presa d’atto che le richieste della procura sono state complessivamente accolte, seppure con alcune diminuzioni di pena e riqualificazioni del reato. E’ rilevante a mio parere – ha concluso – che sia stata accolta la tesi della procura sul calcolo della pena per la signora Taroni che nel processo abbreviato in corso a nostro parere era di trenta anni di carcere».
Luisa Scarrone, avvocato di Gabriella Guerra (sorella di Massimo e figlia di Luciano Guerra), ha commentato: «Se Laura Taroni è stata assolta per la morte di Luciano Guerra per non aver commesso il fatto significa che qualcuno questo fatto lo ha commesso e noi vogliamo sapere chi lo ha ucciso».
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