Artigiani: perse 135mila imprese in Italia, 1800 solo a Varese
Sono stati pubblicati i risultati dell'indagine "Le imprese artigiane in Italia, province e settori" effettuata dal Centro Studi Cna nazionale: in controtendenza solo Caronno Pertusella e Gallarate
Sono stati pubblicati i risultati dell’indagine “Le imprese artigiane in Italia, province e settori” effettuata dal Centro Studi Cna nazionale: uno studio dettagliato sull’evoluzione del tessuto artigiano nelle province italiane dal 2009 al 2016 i cui risultati sono di particolare interesse, in Italia come in provincia di Varese.
I DATI: PERSE 135MILA IMPRESE IN ITALIA, 1800 A VARESE
Dal confronto dei dati emerge la contrazione dell’artigianato dal 2009 al 2016: in numeri, si tratta di una diminuzione di circa 135mila imprese in tutta Italia, corrispondente al 9,2% di aziende in meno. Il dato è percentualmente migliore in Lombardia (-6,7%), ma corrisponde però a una contrazione di quasi 18mila aziende nella regione. In provincia di Varese il dato è peggiore rispetto alla media regionale: sono quasi 1800 le imprese “perse” in provincia di Varese dal 2009 al 2016, pari al 7,5%. E poco consola la situazione di Como, che fa addirittura peggio della media nazionale: nella provincia a noi confinante sono più di 2000 le imprese perse pari all’11,9 per cento di aziende in meno.
In Lombardia solo una provincia è in totale controtendenza: quella di Monza e Brianza, che segna un segno positivo dell’1.7%.
IN CONTROTENDENZA: CARONNO PERTUSELLA E GALLARATE
In provincia, tra i maggiori comuni, sono in due a mostrare una variazione positiva per numero di imprese: Caronno Pertusella e Gallarate. Le nuove imprese nel 2016 sono state 1358, quasi la metà delle quali sono edili e con imprenditori extracomunitari. «La crisi ha lasciato pesanti strascichi anche nella nostra provincia – ha sottolineato Roberta Tajè, direttore di Cna Varese – Il dato che emerge da questo studio è che manifattura, costruzioni e trasporti sono in contrazione, e il modello di impresa artigiana è andato in crisi ancora di più. Un modello che diventa sempre meno vincente in questi campi, mentre tiene nel settore dei servizi alle persone e alle imprese». La realtà però è che le nuove imprese sono spesso piccolissime o addirittura individuali e poco specializzate, come emerge da una attenta analisi dei dati provinciali.
«Alla luce dei numeri e di queste tendenze la nostra richiesta è quindi di avere una maggiore attenzione verso le piccole imprese e gli artigiani, piuttosto che puntare tutta l’attenzione sulla cosiddetta industria 4.0: una parola intrigante ma poco corrispondente alla realtà del tessuto produttivo di cui è composta la maggior parte delle imprese italiane» è stato il commento del presidente di Cna Varese, Luca Mambretti.
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