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Parcheggi a pagamento in viale Santuario, Barin: “Non è una decisione del piano parcheggi”

L'ex assessore alla Viabilità Roberto Barin contesta le spiegazioni del Comune in merito alla decisione di far pagare i parcheggi

Parcheggi a pagamento in viale Santuario, Barin: \"Non è una decisione del piano parcheggi\"

Bagarre sulla ventina di stalli, tra viale Santuario e via Varese, trasformati da zona disco ai parcheggi a pagamento. L’operazione è stata realizzata dagli operai comunali nella giornata di mercoledì suscitando proteste e lamentele da parte di residenti e frequentatori del quartiere.

L’amministrazione, nello spiegare la modifica, si è limitata a dire che si trattava di un intervento che dava seguito al piano parcheggi approvato nel corso degli anni, e che prevede una razionalizzazione degli spazi a disposizione, concentricamente, dal centro fino alle zone più periferiche”.

Una risposta che ha fatto sobbalzare l’ex assessore alla Viabilità Roberto Barin: “Con estremo stupore ho letto un commento ufficiale dell’Amministrazione a seguito della realizzazione di alcuni stalli a pagamento in prossimità del Santuario, che faceva riferimento alla mera esecuzione di quanto già approvato dall’Amministrazione precedente, il “piano parcheggi”. In qualità di assessore alla partita, durante l’Amministrazione presieduta dal sindaco Luciano Porro mi sono occupato in prima persona del progetto parcheggi, vorrei sottolineare che la situazione non è quella delineata dal Comune”.

Barin chiarisce come “il piano parcheggi non sia mai stato approvato, essendo rimasto solo uno studio” e come “nel piano davanti al Santuario era comunque prevista sosta a disco orario”. E rimarca: “Se ci fossero dubbi posso fornire una copia del piano”.

L’ex esponente della Giunta Porro si concede anche una spiegazione tecnica: “Il piano parcheggi progettato dall’ufficio mobilità a partire dal 2013 non è mai stato definitivamente approvato dalla maggioranza politica di allora, in quanto mancante di alcuni elementi essenziali, ovvero: l’ulteriore confronto con gli stakeholder principali (es: cittadini, commercianti, aziende); la copertura delle spese necessarie per l’attivazione del piano (si stimavano circa 300.000€); i tempi di attivazione del piano sull’intera città, valutabile in almeno 6 mesi e per correttezza da completare entro la fine del mandato”.

E non manca una critica all’attuale Amministrazione: “Ritengo quindi molto interessante l’idea di prendere in considerazione lo studio sui parcheggi a suo tempo completato, ma deve essere chiaro che questo deve essere fatto nel suo insieme perché possa apportare veri benefici alla città. Tanto meno possono essere trasformati stalli da disco orario a pagamento senza avere una visione complessiva dell’area. Trasformazione che nello studio parcheggi non era stata definita neanche nei pressi del Santuario, come testimoniano i documenti in mio possesso, sui quali avevo lavorato fino al settembre 2014”.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 08 Aprile 2017
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