Pubblichiamo la lettera di uno dei commercianti del centro storico di Saronno, dopo il provvedimento del primo cittadino che impone la chiusura dei locali entro mezzanotte:

Ho letto l’ articolo circa il provvedimento che ha emesso il comune di Saronno per la chiusura a mezzanotte dei bar.

Diciamo che il comune di Saronno dovrebbe preoccuparsi:

1) di non far chiudere le attività, sopratutto del centro, un po’ per la crisi, ma mi creda sopratutto per la burocrazia dilagante del comune stesso. E se chiudono in centro la situazione in periferia e pure peggio.

Comuni come Legnano sono lontani anni luce rispetto Saronno.

2) troppo comodo, delegare al imprenditore privato, che possiede, un bar di chiudere a mezzanotte per risolvere il problema della legalità e sicurezza. In questo momento di crisi che si dovrebbe incentivare il lavoro e non bandire le attività private.

Se il comune emette simili ordinanze però poi dovrebbe diminuire le tasse, perché purtroppo in questo comune le attività private muoiono anziché produrre.

Il comune di Saronno non aiuta commercianti anzi li riempie di tasse e burocrazia, e non basterà l’ordinanza per la circolazione della ztl a salvare la gente che e’ costretta a chiudere.

Il comune di Saronno si dovrebbe preoccupare di far fiorire questa cittadina, che sta peggiorando sempre più.

Ma diciamo che questo rispecchia quello che oggi si vive in Italia. Un paese destinato a non progredire. Chissà se le attività continueranno a chiudere, chi pagherà le tasse per pagare il loro lauti stipendi?

Distinti saluti.