Il commento di Francesco Licata, capogruppo del Partito Democratico, dopo la decisione dell’amministrazione di chiudere lo sportello immigrati in Municipio: 

Lo sportello immigrati è stato chiuso perchè “discriminatorio”, così almeno apprendiamo dalle parole dell’Ass. Tosi. Forse nelle intenzioni di chi ha preso tale decisione c’è la volontà di dimostrare che lo slogan “prima gli italiani” funziona,i saronnesi sono “finalmente” messi al primo posto e la lotta agli sprechi e nel colmo della sua essenza.

Sono indispensabili però alcune precisazioni che l’amministratore omette. Lo sportello era interamente finanziato dalla regione, non gravava quindi sulle tasche saronnesi e, cosa più importante, l’utenza era in larga parte composta da cittadini Saronnesi (Italiani, magari con pedegree verde-padano) che utilizzavano questo valido servizio per ottenere informazioni rispetto ad esempio, alla regolarizzazione della posizione delle proprie collaboratrici domestiche. Ora dovranno andare in questura a Varese o se sarà possibile, accodarsi allo sportello anagrafe, dove le file, giocoforza, aumenteranno e per il numero maggiore di utilizzatori e per la diversificazione delle richieste. Il servizio reso poi ai cittadini stranieri era sia volto ad una migliore integrazione, che è indispensabile in una comunità e non se ne può prescindere, sia a rendere più efficiente, nel complesso, la macchina amministativa, snellendola e velocizzandola anche con la possibilità di dedicare una risorsa formata, cosa che adesso dovrà essere fatta ex novo.

Ultimo ma non ultimo lo sportello immigrati è attivo in tutti i comuni del circondario ed è considerato dagli stessi Sindaci, qualsiasi sia il loro colore politico, come molto valido ed efficace oltre che essere, oggettivamente, largamente utilizzato.

Risultato? Ennesima boutade demagogica che va a depauperare un servizio utile per i Saronnesi