«Non è il comune che deve dare certi tipi di risposte e se servono solo documenti ci sono gli altri uffici, come per tutti i cittadini». Il sindaco Alessandro Fagioli (Lega Nord) motiva così la chiusura dello sportello immigrati al piano terra del municipio.

Era aperto da circa dieci anni e ed effettuava l’apertura al pubblico due mezze giornate alla settimana. Dava informazioni burocratiche ai cittadini stranieri sui loro diritti e sui permessi di soggiorno, che sono di competenza della Prefettura.

«Sono anni che contestiamo politicamente quel tipo di ufficio, fin da quando eravamo all’opposizione – aggiunge il primo cittadino -. Il servizio che svolgeva questo sportello è ben coperto dagli altri front office del municipio. Se dobbiamo creare canali preferenziali o di esclusione, è questo che diventa fonte di discriminazione».

«Le risorse economiche e risorse umane vogliamo che siano a 360 gradi – conclude Fagioli -. Perché devo tenere lo sportello immigrati aperto per l’11 per cento della popolazione? Cosa facciamo allora per altre realtà, come ad esempio i pugliesi? O per altri dialetti? Se un cittadino ha bisogno di documenti, va negli sportelli appositi».