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Maroni boccia il blocco auto, in provincia Pm10 ancora alto

Il presidente della Regione critica Pisapia e prepara la lista di richieste da portare a Roma. Il "record" in provincia a Saronno

pm10 inquinamento

Migliora un po’, ma resta oltre la soglia d’allarme: il livello delle polveri sottili Pm10 (e Pm2,5) resta ancora alto in tutta la Lombardia, in particolare in tutta la fascia pedemontana dal Ticino al Serio, da Busto Arsizio a Bergamo, da  Magenta alla Brianza, dove si registrano dati anche oltre il doppio della soglia d’allarme (il livello d’allarme è 50 µg/mc). Migliori i dati su Milano, dove le polveri restano sotto la soglia dei 70µg/mc.

Il blocco del traffico è in vigore fino al 30 dicembre nella zona di Milano e dell’hinterland fino a Rho, dalle 10 alle 16. In provincia di Varese non c’è blocco ma ordinanze e agevolazioni (vedi link più sotto dentro all’articolo)

Lunedì sera si è tenuto il primo incontro tra Regione e Comuni lombardi per stabilire in particolare le richieste da portare a Roma (il governatore Roberto Maroni aveva già anticipato di voler chiedere un intervento del governo e una strategia interregionale). «Un incontro utile e importante» ha detto Maroni, che ha spiegato che gli interventi che saranno chiesti a Roma riguardano «incentivi per la rottamazione dei veicoli inquinanti» (Euro 0, 1, 2 e 3), «risorse importanti per il potenziamento delle infrastrutture del trasporto pubblico locale su rotaia», «misure necessarie per rottamare le vecchie caldaie inquinanti». Il vertice con il ministro Galletti è fissato per mercoledì, Regioni e Anci porteranno le loro richieste

Ma Maroni ha anche rilanciato la polemica verso Milano e i Comuni dell’hinterland che hanno scelto la strada del blocco del traffico nella fascia diurna 10-16. «Il blocco dei tre giorni è efficace? I miei tecnici mi dicono di no – ha aggiunto Maroni – perchè al termine del divieto c’e’ un picco di inquinanti maggiore rispetto al giorno prima del blocco. Allora, tanto vale». La polemica politica a Milano è molto accesa, M5S e centrodestra sono molto critici rispetto alla scelta della giunta Pisapia, condivisa da diversi Comuni dell’hinterland (ma c’è anche Pavia) amministrati dal centrosinistra.
In ogni caso: i dati di Milano città almeno in questi giorni mostrano miglioramenti. Già nei giorni scorsi l’area centrale di Milano (centralina Verziere, accanto al Duomo), dove ci sono area C e ci si sposta per lo più con i mezzi pubblici, aveva dati migliori di tutto l’hinterland e della aree pianeggianti e pedemontane province circostanti. Ora anche i dati delle periferie migliorano: nella giornata di lunedì 28 dicembre la centralina Verziere ha registrato una media giornaliera di 60µg/mc, quella di via Senato (margini del centro) 66, quella di Città Studi (prima periferia) 67, con un drastico abbassamento rispetto ai giorni prima di Natale.

E la provincia di Varese? Le concentrazioni di polveri sono ancora alte: il record a Saronno con 91µg/mc (nessuna misura aggiuntiva prevista dal Comune sul traffico, solo ordinanza di riduzione riscaldamento di 1 grado), segue Gallarate con 86 (che ha reso gratuito l’uso dell’autobus, vedi qui, e previsto divieti per Euro 3 senza Filtro AntiParticolato, vedi qui), Busto con 75 (centralina a Borsano; previste misure aggiuntive, vedi qui), Varese a quota 47µg appena sotto la soglia d’allarme.

Il varesotto tra pianura e prime colline ha una situazione simile a quella di tutta la fascia pedemontana, dal Ticino al Serio: a Meda il record regionale di 124µg/mc, a Como 85µg/mc, a Bergamo (che ha introdotto le targhe alterne) due centraline registrano 97µg/mc, quasi il doppio della soglia d’allarme; nella zona dell’Adda (Calusco e Merate) polveri oltre 80µg/mc.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 29 Dicembre 2015
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