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Il consiglio approva: “No alla teoria gender nelle scuole saronnesi”

Approvata nella seduta dell'assise municipale la mozione proposta da Fratelli d'Italia e Lega nord per impegnare le scuole a non usare argomenti sugli "stereotipi di genere"

Primo consiglio comunale Saronno, la serata

Approvata in consiglio comunale una mozione contro la diffusione della cosiddetta “teoria gender” nelle scuole saronnesi. Si tratta di argomenti che non sono ancora stati definiti dallo Stato o inseriti nel programma dell’Istituzione pubblica. Il consiglio comunale di Saronno, però, più precisamente identificato nella maggioranza composta da Lega Nord e Fratelli d’Italia ha deciso di approvare una mozione per dire alle scuole di non adottare in futuro certi argomenti.

Ma quali sono questi argomenti? La mozione prende di mira la legge 128 del 2013 che cita l’investimento di diversi milioni di euro nella scuola «all’aumento delle competenze relative all’educazione all’affettività, al rispetto delle diversità e delle pari opportunità di genere e al superamento degli stereotipi di genere».

Ed è proprio quest’ultima frase che colpisce i firmatari della mozione: «L’espressione “stereotipi di genere” è emblematica e rivelatrice della teoria gender, poiché presuppone che l’essere uomo o donna sia una condizione avulsa dalla base fisiologica e determinata da condizioni socioculturali nonché affidata alla soggettiva opzione del singolo».

Il testo integrale della mozione approvata in consiglio comunale a Saronno

Ed ecco che, quindi, la mozione saronnese, a cui hanno votato contro Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Tu@Saronno chiede di intervenire verso «Dirigenti Scolastici e Docenti degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali come parificati, siti nel Comune di Saronno, con una raccomandazione a considerare quanto l’eventuale diffusione della teoria gender nelle scuole di loro competenza sarebbe portatrice presso gli alunni e gli studenti di profondi confusione e sconcerto, essendo essa oggettivamente contrastante con dati antropologici naturali e non manipolabili».

Il documento approvato invita inoltre a «sollecitare i Sigg. Dirigenti Scolastici affinché, nell’ambito dei poteri di indirizzo rispetto al Piano dell’Offerta Formativa introdotti dalla L. 107, evitino ogni indicazione che possa costituire occasione di ingresso di progetti ispirati alla detta teoria; a chiedere ai medesimi, nel caso in cui le istituzioni deliberino con le formalità di legge l’introduzione di progetti extracurriculari, coincidenti o non coincidenti con l’orario ordinario di lezione, ispirati alla teoria gender o questa richiamanti, che ne sia data informazione alle famiglie preventivamente alla loro attuazione, affinché queste possano manifestare assenso o rifiuto, e a quest’ultimo consegua per gli alunni la possibilità di fruizione di lezioni alternative o di uno spazio scolastico sorvegliato; a chiedere altresì che, in caso di studenti maggiorenni, sia loro demandata la possibilità di scegliere se partecipare o meno alle dette lezioni».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 25 Novembre 2015
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