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“L’ufficio del Sindaco costerà 125 mila euro all’anno”

Il Partito Democratico di Saronno contesta la decisione del neo eletto primo cittadino di Saronno, Alessandro Fagioli, di istituire un ufficio del sindaco

Primo consiglio comunale Saronno, la serata

Il Partito Democratico di Saronno contesta la decisione del neo eletto primo cittadino di Saronno, Alessandro Fagioli, di istituire un ufficio del sindaco. Ecco la nota integrale

La costituzione di un ufficio del sindaco è una scelta sbagliata e dannosa per la nostra Città.

Nessuno ne mette in dubbio la conformità alle leggi del nostro ordinamento, ma la legittimità di una scelta amministrativa non ne comporta automaticamente anche l’opportunità e l’utilità. Anzi.

Con la delibera n. 159 del 23.07.2015 la giunta comunale ha determinato la creazione di un ufficio del sindaco composto da tre unità, per un costo complessivo di circa 125.000 euro all’anno a carico delle casse comunali.

Riteniamo questa scelta totalmente sbagliata in quanto inutile e oltremodo dispendiosa per la nostra collettività.

Infatti, le tre unità che andranno a comporre lo “staff” del sindaco non avranno funzioni di gestione, come ad esempio i dirigenti, ma di mero indirizzo politico. Ci chiediamo dunque quali possano essere i benefici che trarranno i cittadini saronnesi da questa scelta, considerato il già nutrito numero dei componenti la giunta comunale (7 più il sindaco, ossia il numero massimo stabilito dalla legge).

D’altro canto, le giustificazioni addotte dal sindaco Fagioli non fanno che moltiplicare le nostre perplessità. Il primo cittadino infatti, invece di fare chiarezza, cita in maniera maldestra e inesatta situazioni diverse tra loro, asserendo addirittura risparmi per decine di migliaia di euro (230.000 per l’esattezza) derivanti dalla chiusura di un contenzioso con un dirigente che denunciava un demansionamento. Tali risparmi rimangono solo nel campo delle ipotesi visto che nessun tribunale del lavoro si è pronunciato a riguardo.

Anche i presunti risparmi rispetto alla mancata riassunzione di un dirigente ai servizi sociali sono del tutto privi di fondamento perché quest’ultimo non rappresentava un extra costo per l’ente dato che sostituiva uno andato in pensione. Ciò al massimo denota scarsa attenzione verso il prezioso settore dei servizi alla persona, da sempre fiore all’occhiello per il nostro comune.

Non una sola parola è stata invece spesa per illustrare le funzioni di questo nuovo organo, i suoi obiettivi o le sue utilità per i saronnesi. Il sindaco si è solo limitato a definire questo nuovo ufficio  “un investimento”. Cosa che lascia ancora più perplessi, trattandosi in questo caso di spese correnti.

Ci chiediamo, a questo punto, come si possa condividere e sostenere tale scelta, se nemmeno il Sindaco è in grado di giustificarla in maniera compiuta.

Chiediamo dunque al Primo cittadino e alla sua giunta di ripensarci e revocare la propria determinazione del tutto inutile e antieconomica: che i 125.000 euro all’anno vengano spesi per implementare l’organico della Polizia Locale (uno dei pochi atti concreti che il sindaco può assumere in tema di sicurezza), come per altro previsto dal piano triennale delle assunzioni, o per altre iniziative di una qualche utilità per i saronnesi.

È grave che il Sindaco spenda tanti soldi pubblici, in questo momento di forte scarsità di risorse tra l’altro, per stipendiare qualcuno affinché svolga parte dei propri compiti:
questo dovrebbe, al pari dei suoi predecessori, svolgere da solo le funzioni derivanti dall’incarico che i saronnesi gli hanno attribuito con il voto, senza stampelle (peraltro parecchio dispendiose), ma coadiuvato dai suoi numerosi assessori e dal personale comunale già in essere. E’ il suo ruolo e dovrà dimostrare di esserne in grado.

 

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 31 Luglio 2015
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