Messi i sigilli da parte dei carabinieri al cantiere della piscina comunale di Saronno dove si stava effettuando la costruzione di un maxi impianto fotovoltaico. L’operazione è stata portata a termine dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Varese unitamente al Nucleo Operativo tutela del Lavoro Milano, il tutto è avvenuto nella mattina di venerdì.
I militari si sono presentati al cantiere nelle prime ore della giornata e hanno messo i sigilli a tutto il cantiere a causa di presunte violazioni in materia di sicurezza.
Il cantiere della piscina comunale riguarda l’intervento di circa 110mila euro destinati al posizionamento di un maxi impianto fotovoltaico e l’installazione era cominciata nelle scorse settimane, su un progetto della Saronno Servizi.  

Secondo quanto diffuso in giornata dai carabinieri, gli stessi uomini dell’arma, transitando casualmente dalla via Cesare Miola hanno visto sul tetto della piscina comunale, ad un altezza di almeno 14 metri, «due operai che con andamento funambolico, privi di qualsivoglia dispositivo di sicurezza e con sprezzo della loro vita operavano sul tetto della struttura eseguendo tra l’altro operazioni di carico della stessa che ne potevano compromettere la stabilità – si legge nella nota stampa diffusa dai carabinieri -. Constatato l’imminente pericolo di vita che i due operai correvano, gli operanti si precipitavano all’interno del cantiere interrompendo immediatamente le attività lavorative degli stessi, che li esponevano a sicuro pericolo di caduta dall’alto, che considerata la quota, avrebbe avuto conseguenze gravissime se non fatali».
Nel pomeriggio, terminate le incombenze burocratiche sono state denunciate quattro persone, per le gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre sono state elevate ammende per 61mila euro.