I dipendenti del comune di Saronno dichiarano lo stato di agitazione, ovvero una protesta che potrebbe portare anche allo sciopero. Mercoledì mattina si è infatti svolta in Villa Gianetti un’assemblea dei dipendenti comunali: erano presenti oltre 100 persone su 200 dei lavoratori totali del Municipio, quindi più della maggiornaza assoluta. 
Sul tavolo il taglio deciso dall’amministrazione comuale di 90mila euro del "fondo di produttività", ovvero quella parte del bilancio destinata al rendimento dei dipendenti, dai premi di produzione alla reperibilità. Alla fine dell’assemblea i presenti hanno quindi votato in maggioranza la dichiarazione dello "Stato di agitazione" che sarà comunicato al sinadco Luciano Porro nella giornata di giovedì. Da quel momento il primo cittadino avrà cinque giorni di tempo per incontrare i dipendenti e i sindacati, come spiega Daniele Ballabio della Uil-Fpl: «Se in quella sede non si troverà una soluzione a quanto proposto dal comune, la legge prevede che ci si rvolga al Prefetto. Se nemmeno in quella sede troveremo attuazione alle nostre richieste, possiamo arrivare anche allo sciopero generale, passando prima da volnatinaggi e presidi». 
Nel dettaglio Ballabio spiega che «la protesta è dovuta perchè i dipendenti del comune di Saronno si sono visti decurtare sempre più il fondo alla produttività, a fronte di un contratto che è fermo dal 2010, a cui si aggiunge una situazione sotto organico con il dieci per cento in meno del personale necessario. E una situazione diffusa in molte realtà ma i lavoratori si stanno muovendo per farsi sentire».