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Il Ministero salva il Giudice di Pace

Soddisfatto il sindaco Luciano Porro che richiama gli altri comuni: "Noi siamo decisi a mantenere aperto il servizio, ma serve la collaborazione da parte degli altri comuni del saronnese"

Anche il Giudice di Pace di Saronno è stato salvato dal Ministero della Giustizia. Dopo l’annuncio di quello di Luino che rimarrà al suo posto, il ministero ha pubblicato sul proprio sito l’elenco delle domande accolte che un anno fa erano state presentate dai vari comuni. Domande basate sul fatto che gli stessi enti locali si sarebbero fatti carico delle spese per poter mantenere aperto il servizio sul territorio.
L’ufficio del Giudice di Pace di Saronno avrebbe dovuto chiudere in seguito al decreto sulla spending review voluta dal Governo Monti. Il Comune di Saronno presentò la domanda per sostenere i costi insieme agli altri comuni della zona, raccogliendo però la metà delle adesioni. Ora questa decisione del ministero sembra rimettere tutto in gioco.
«Noi avevamo fatto la richiesta nei tempi necessari, adesso alla luce di questo dobbiamo riprendere in considerazione tutto e fare il possibile – spiega il sindaco Luciano Porro -. Ne parleremo in giunta e con il dottor Venuto. E contestualmente coinvolgeremo gli altri comuni del Saronnese. Io sono intenzionato a procedere e confermare quanto deciso dal Ministero: la nostra zona non può perdere un servizio così importante. Vediamo gli altri comuni cosa decideranno di fare. Mi auguro che ci sia disponibilità di tutti, utilizzando il personale già esistente nelle amministraziono o mettendo risorse finanziarie, sempre in base al numero degli abitanti. Sono determinato a procedere e tentarle di tutte, sarebbe una vittoria per tutto il Sonnese».
Non è però detto che il Giudice di Pace sia quindi confermato: «Ci vuole la collaborazione delle altre comunità – conclide Porro – perché non è che possano godere dei servizi senza alcun tipo di contributo».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 12 Marzo 2014
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