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“Fare chiarezza sul futuro del Giuditta Pasta”

Il presidente del teatro cittadino ha presentato le dimissioni al sindaco Porro. L'associazione Partecipazione Democratica chiede chiarimenti anche su un recente bando di assunzione

«L’Amministrazione Comunale deve fare chiarezza sul futuro del Teatro». Nuovo affondo di Partecipazione democratica dopo le dimissioni che ha presentato, nelle ultime ore, il presidente della Fondazione Giuditta Pasta, Domenico Mecca. Dimissioni non ancora accettate dal sindaco, ma che hanno provocato un terremoto politico, dopo la stessa richiesta di chiarimenti presentata giorni fa sempre da Partecipazione Democratica. 

«Lo scorso giovedì 27 febbraio l’associazione Partecipazione Democratica ha formalmente richiesto al Presidente della Fondazione Teatro, al Sindaco di Saronno ed al Segretario Comunale di annullare e revocare il bando di selezione per l’assunzione a tempo indeterminato di un “Responsabile di organizzazione e produzione” per il Teatro – spiegano dal gruppo -. Le ragioni della richiesta di revoca non riguardavano soltanto la regolarità tecnica del bando, come si è limitato ad osservare l’Assessore al Bilancio ed alle Società Partecipate, Mario Santo, ma, soprattutto, la legittimità giuridica di una nuova assunzione nella già critica situazione finanziaria della Fondazione Teatro. In proposito è opportuno evidenziare che ogni anno il bilancio della Fondazione si chiude con un disavanzo che viene regolarmente ripianato dal Comune».

L’associazione Partecipazione Democratica chiede «che sia presentato al Consiglio Comunale un piano di rilancio e di riorganizzazione del Teatro, nel quale siano chiaramente indicati gli obiettivi nel medio e lungo termine e le risorse economiche ed umane necessarie, in termini di unità e di profili professionali. Per quanto riguarda il personale, fermi restando i vincoli assunzionali e di bilancio previsti dalla legge, che impongono un’adeguata motivazione in caso di nuove assunzioni, nonché il ricorso prioritario alla valorizzazione delle professionalità già presenti in organico, occorre altresì che siano chiaramente indicati gli eventuali esuberi, i criteri della loro individuazione ed il modo in cui l’Amministrazione Comunale intende gestirli, se ricorrendo al licenziamento, oppure a procedure di mobilità tra le società partecipate, che, tuttavia, al momento non risultano ancora formalmente definite». 

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 07 Marzo 2014
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