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Ex dipendenti fanno rinascere Anovo, in un anno 36 nuovi posti di lavoro

L’azienda di riparazione monitor e decoder con 320 dipendenti era stata costretta a chiudere nel 2011. Due lavoratori hanno impegnato la casa, investito i risparmi e preso un ramo d’azienda: “Ci abbiamo creduto”

Erano dipendenti Anovo e ora sono i titolari della nuova azienda che porta lo stesso nome, che in un anno è passata da 11 a 22 dipendenti e che entro la prossima primavera arriverà a 36 lavoratori. Questa settimana sono già state fatte le ultime cinque nuove assunzioni, ed anche delle lettere di impegno per altro personale che sarà assunto nei prossimi mesi. Tutti nuovi posti di lavoro destinati ad ex dipendenti della Anovo, azienda di Saronno che contava 320 lavoratori andata in fallimento nel 2011 dopo che la proprietà, in mano a una multinazionale francese, aveva deciso di dismettere la fabbrica italiana per ottimizzare i costi in patria. E così nel 2011 è arrivato il curatore fallimentare, gli operai sono stati messi in mobilità, mantenendo in vita solo un piccolo ramo d’azienda che contava 23 persone. Al termine del 2012 si sarebbe dovuto chiudere tutto, ma un ex dipendente del settore commerciale, Enzo Muscia, insieme un altro ex dipendente Fabrizio Masciocchi, ha deciso di credere in questo nuovo progetto: «Il lavoro non mancava, anche se i clienti grossi erano fuggiti – racconta Muscia oggi amministratore unico della nuova Anovo srl -, ma abbiamo deciso di crederci e ripartire da zero, abbiamo impegnato le nostre case, investito tutti i nostri risparmi e abbiamo acquisito i macchinari. Esattamente un anno fa, con un 11 dipendenti, abbiamo cominciato questa grande avventura».

 

Anovo si occupa soprattutto di riparazione dei televisori, dai Philips ai Samsung, per alberghi, grandi strutture come ospedali o aziende. Ma anche riparazione di videocamere di sorveglianza e adesso hanno ottenuto il nuovo bando per gli apparecchi del pagamento tramite bancomat, i Pos: «Abbiamo appena vinto un bando per la riparazione degli apparecchi Pos – spiega Muscia – e questo ci porterà a poter assumere altre 12 persone entro la primavera. È stato un anno intenso e fantastico, da non dormire la notte per le preoccupazioni, ma adesso possiamo dire che qualche ora in più si può riposare. Non tutta la notte perché i pensieri non finiscono mai, ma siamo sulla buona strada».

Muscia ha 45 anni, lavorava in Anovo dal 1990: «Ho visto crescere l’azienda e appena ho visto uno spiraglio con il curatore fallimentare, ho deciso di mettermi in gioco». Stesso discorso per Fabrizio Masciocchi, 43 anni, che si è staccato da Anovo una decina di anni fa e oggi è socio finanziatore di questo nuovo progetto: «Ci credo – racconta – e ci sono tutte le possibilità che il progetto possa crescere ancora. Adesso stiamo ottimizzando gli spazi e, in quello che era il capannone dell’assistenza ai prodotti Sky, dove lavoravano 90 persone, stiamo facendo dei lavori per mettere uffici e laboratori».

 

«Questo nuovo contratto per i Pos – aggiunge Muscia – darà lavoro sicuro fino a tutto il 2015 ma c’è l’interesse a proseguire anche dopo quella data. In fondo le competenze e la qualità di quello che era Anovo sono riconosciute. Proprio per questo abbiamo anche una precisa politica sulle nuove assunzioni, andando a prendere i vecchi dipendenti oggi in mobilità e, a seconda delle competenze, offrire prima a loro il nuovo lavoro. Siamo molto soddisfatti di questa scelta e, puntando sempre ad allargare il portafoglio clienti, speriamo che riusciremo ancora ad assumere altre persone. Ci stiamo lavorando».

Ora, i lavori sono in corso negli spazi che ospiteranno i nuovi laboratori, sempre in via Saul Banfi, proprio in centro città, dietro il Municipio. «L’inaugurazione vogliamo farla per gennaio – conclude l’amministratore unico -. Abbiamo creato anche un nuovo logo, mantenendo lo stesso nome, Anovo. Per ora pensiamo alla cena di Natale coi dipendenti, un vero momento di festa con cui vogliamo ringraziare tutti e augurare un nuovo futuro insieme». 

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 13 Dicembre 2013
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