Omicidio in gioielleria, si indaga anche all’estero
A due settimane dalla rapina in cui ha perso la vita Maria Angela Granomelli le indagini sembrano proseguire su diversi fronti. Centinaia le segnalazioni al numero verde istituito dopo la diffusione della foto dell'assassino
Sono passate due settimane dall’omicidio nella gioielleria di Saronno. L’assassino di Maria Angela Granomelli non è ancora stato identificato dalle forze dell’ordine e le indagini proseguono, con il contributo dei Ris di Parma, nella speranza che ci possa essere una svolta, magari anche grazie alle foto dell’assassino difusse una settimana fa dalla Procura e distributie in tutti i luoghi di frontiera.
Immagini sgranate che mostrano un uomo coi capelli corti, pelle chiara, stempiato, con una maglietta grigia e coi panaloni a righe. Un uomo qualunque che, stando alle immagini delle telecamere, è rimasto circa mezz’ora nel negozio a farsi mostrare gioielli e preziosi. Poi quei 30 secondi di violenza: prima il colpo alla testa che ha tramortito la titolare del negozio, poi l’uomo che va oltre il bancone e la prende a calci e pugni. Sono proprio questi colpi che hanno ucciso la donna, non il primo fendente alla testa.
Questa immotivata violenza, unita al fatto che l’uomo sarebbe fuggito con gioielli del valore di poche centinaia di euro, fa pensare che l’assassino possa essere uno squililbrato, una persona con problemi psichici. Le foto sono state diffuse ai media, e con esse anche un numero verde per le segnalazioni (800.547.547): ne sono arrivate a centinaia nei giorni scorsi di telefonate, sono state tutte vagliate dagli investigatori, ma sembra che in nessuna di esse ci sia la svolta del caso. Quasi inutili anche le impronte digitali e il dna ricavato da alcuni capelli rilevati sul posto dalla scientifica: i dati non erano presenti in alcun database, il ricercato non sarebbe quindi un pregiudicato.
Dopo l’omicidio l’uomo ha avuto tutto il tempo di far perdere le proprie tracce: tra l’assassinio di Maria Angela, avvenuto intorno alle 17, e i primi soccorsi del negozio sono passate tre ore. L’uomo potrebbe aver avuto tutto il tempo di andare ovunque, anche all’estero. Pista che sembra non essere esclusa dagli inquirenti.
Sul fatto proseguono le indagini condotte dal pubblico ministero Nadia Calcaterra: non trapelano altri particolari, ma la caccia è aperta anche all’estero dove negli aeroporti e nei posti di frontiera sarebbero state fornite delle foto dell’assassino.
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