Ora che l’Fbc Saronno, dopo la fusione con la Gallaratese, è iscritta al campionato di Promozione, le polemiche non sono finite. Luciano Silighini Garagnani, che ha passato la presidenza della nuova società sportiva a Luigi de MIcheli, non è uscito di scena e propone una nuova eclatante iniziativa dopo l’ennesimo rifiuto del comune a concedere lo stadio: ritirare l’iscrizione al campionato. «Ho fatto tutto ciò che umanamente poteva essere possibile, ingoiando rospi e attacchi puramente politici per cercare di affossare questo progetto eppure sono andato avanti fino ad entrare nella Gallaratese, iscriverla, saldando pure un debito che avevano in federazione, portando persone in consiglio fino ad averne la maggioranza e consegnare la Presidenza all’amico Luigi De Micheli, tifoso saronnese e il tutto con una delibera del consiglio che dava il via libera alla denominazione Saronno a livello mediatico al fianco di quello della Gallaratese per giunta indossando la casacca biancoceleste».

 

«Ora il Sindaco si arrampica su altre scuse – prosegue Silighini -. Mi affido all’incontro coi tifosi ribadendo la mia linea e quello che vorrei fare per mostrare non solo a Saronno o ai paesi limotrofi ma all’Italia intera tutto quello che alcuni burocrati di partito stanno prepotentemente scatenando in questa città mischiando, loro, la lotta politica con lo sport ed il diritto sacrosanto del Saronno calcio di esistere. Propongo il ritiro immediato dell’iscrizione al campionato di calcio della Gallaratese-Saronno scendendo in piazza armati di palloni e palloncini biancocelesti per i bambini. Le cose non si risolvono nelle stanze dei bottoni con compromessi per salvare la faccia di questo o quel politico che sta capendo di essersi scatenato contro la gente».

«Sono pronto ad andare in federazione domani e ritirare la squadra – spiega Silighini -. Questa storia deve uscire dalle mura cittadine e del circondario. Basta bar e piazzette dove sussurrare il proprio pensiero. Se si resta così si rimane sempre schiacciati».