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De Micheli: “Fbc Saronno, il comune sta prendendo un abbaglio”

La lettera del nuovo presidente della neonata società sportiva, la cui sqaudra giocherà in Promozione, e che cerca di ottenere l'uso dello stadio cittadino: "O si risolve problema politico o mi faccio da parte"

Conosco il sindaco Porro da anni, dal suo impegno nello sport e anche quello nella vita politica cittadina dove si è sempre schierato per promuovere quello che nasceva in città. Anche stavolta dopo l’incontro di qualche settimana e il documento firmato che proprio il sindaco prendeva a cuore la rinascita dell’FBC Saronno, ero fiducioso che la situazione dello stadio sarebbe andata a buon fine, come lo è sempre stato del resto anche nelle varie tribulate stagioni in cui il Saronno troppo spesso era bistrattato.

Mi sono invece preoccupato quando ho visto, o meglio non ho visto uscire la delibera della giunta il documento per l’utilizzo dello stadio dopo che tutte le garanzie erano state fatte. Certo essendo una società ancora in fase embrionale bisognava capire che occorreva qualche tempo per gestirne il parto, invece è stata subito apostrofata, periodimanete screditata e alla fine insultata, mentre qualsiasi buon padre di famiglia, o un buon primo cittadino poteva scrivere su un foglio, come al rinnovo della patente i documenti da presentare. Ovvio che a continue richieste si continuavano a produrre documenti che poi servivano allo scopo, se non a far nascere un polverone, o una cortina di fumo che forse è un termine politicamente più corretto, creandosi il pretesto per affossare tutto. Il fatto dell’utililzzo del nome e del marchio, di per se banale non essendo certo il logo e il nome FBC Saronno un bene fruttifero, mi ha invece fatto capire che sotto sotto non si stava parlando di sport, ma di più profonde questioni politiche, che al sottoscritto non interessano, ma che venivano portate al pettine in quanto chi si è impegnato a mettere somme di denaro nel progetto era ed è un avversario politico dell’attuale maggioranza.

Quindi è diventato a tutti gli effetti una braccio di ferro che chi come me che guarda a questa iniziativa dal lato sportivo non interessa e non interessava. In questa situazione ci hanno perso tutti chi voleva e vuole far rinascere il Saronno calcio i tifosi e la città stessa, ma anche chi ertosi a paladino della salvezza dello stemma del Saronno e della rispettabilità della antica società, aveva invece il solo l’obbiettivo di far fallire questa iniziativa.   A ben vedere poi, la questione dell’utilizzo del marchio che ne è diventata una questione di lana caprina, in quanto di loghi simili all’FBC Saronno impazzano anche in città, dal vecchio logo del Real Cesate saronno, al FBC Saronno 1910 del 2010 e della stessa robur che ha modificato il logo nel 2010 per dare maggior visibilità alla voglia di essere Saronno. Peccati veniali.. 


Resta il fatto che questa città al posto di aiutare a far nascere e crescere qualcosa, cerca invece di affossarla se non è ben vista politicamente. In questo contesto il sottoscritto da sportivo e anche nel mio ruolo di Presidente di questa società sportiva ( anche se la nomina è quasi fresca di giornata ) posso solo dire che questa contrapposizione non fa altro che rovinare il nome e la tradizione sportiva della città nel mondo del calcio dove Saronno ha un valore non di poco conto. In questi giorni abbiamo acquisito il pacchetto di maggioranza di una squadra quella di Gallarate che ha il titolo sportivo di promozione, che è a tutti gli effetti diventata anche di Saronno ( come da delibera del consiglio ) e che sta cercando la possibilità di giocare a Saronno in quanto nella nostra città l’amore e il seguito per la casacca biancoceleste è ancora vivo, e chi vi scrive non desidera altro che portare in via biffi la storica squadra della città.

Ovvio che questo ostacolo “politico” ci pone grossi problemi. Eppure stiamo andando avanti a lavorare il Direttore Sportivo Giancarlo Balzaretti, saronnese doc e l’allenatore incaricato Domenico Zilio, saronnese ed ex giocatore dell’FBC Saronno, che hanno già costruito il telaio di una squadra,che non solo vorrà ben figurare nel campionato di promozione, ma che cercherà anche di vincerlo. La squadra possiamo dire che c’è altro che chiacchiere. Avremo una Juniores che gioca nei regionali, cosa che nessuna altra squadra in città può presentare. Questi sono i fatti. Abbiamo già allertato il personale per lo stadio biglietteria, sportelli, pulizia tribune, e quelli addetti alla squadra, addetto agli arbitri, segreteria, insomma la società sportiva e la squadra c’è. Ma c’è comunanza di intenti anche con Gallarate, se non potremo farla allo stadio di Saronno, anche la prima squadra e la Juniores opererà a Gallarate per un periodo mentre nella sempre a Gallarate opereranno le giovanili che a Saronno non ci hanno voluto far fare.

E’ ovvio che questa ultima perentoria chiusura del sindaco Porro, che prende decisamente una piega politica ci provoca dei danni economici, infatti altri imprenditori saronnesi sono pronti a entrare a far parte del nostro gruppo, abbiamo un accordo di massima con Sheffield per portare in Inghilterra le giovanili saronnesi, ed eravamo in procinto di partire con il progetto coinvolgendo Robur, Amor e Matteotti, e abbiamo dato la speranza ai tifosi saronnesi di riportare la squadra a livelli importanti. Da parte mia nel ruolo di Presidente posso dire solo che chi governa la città di Saronno stà prendendo un grande abbaglio, c’erano e ci sono tutti i presupposti per un grande riscatto del calcio Saronnese, riprendendosi quel merito sportivo, che diciamocelo chiaro Gallarate ci ha soffiato proprio per mancanza di vedute nella nostra città. In queste settimane farò di tutto per far cambiare idea a chi non vuole dare la possibilità a una squadra che è a tutti gli effetti è già nel cuore dei saronnesi, di giocare sul suo campo storico di calcio.

Se in questo lasso di tempo non si riuscirà a risolvere questa questione diventata politica, il sottoscritto da sportivo si farà da parte e aspetterò che vi sia una nuova stagione politica per poter riprendere questo progetto e questo sogno. Consiglierò solo a chi va allo stadio di Saronno pensandone di esserne il padrone di leggere attentamente la targa a Gaetano Gianetti e poi ti togliersi il cappello quando leggerà il nome Saronno Foot-Ball Club.  Io di certo non farò certo come tanti presidenti “della zona” che annunciano le dimissioni e poi non le danno mai. Non sarò certo come altri presidenti che sono in sella da anni, e non riescono a fare un passo in avanti alla loro squadra e alla loro città. Io Saronno la voglio portare in alto.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 17 Luglio 2013
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