«Venerdì Telos organizza un nuovo ‘botellon’ e sabato un presidio contro l’arresto dell’attivista saronnese dopo gli scontri avvenuti in occasione dello sgombero dell’ex Cuem, la libreria autogestita dentro l’Università Statale di Milano. Si tratta di due provocazioni che mirano ancora una volta a sottolineare la volontà di ergersi al di sopra della legge». È la posizione di Lara Comi alla vigilia – per così dire – dell’aperitivo di strada annunciato da Saronno Antirazzista. «Chiedo al sindaco Porro come intenda gestire questi due eventi: se l’adunata anti-alcol, in particolare, si trasformerà in una sanatoria, come è avvenuto durante il primo ‘botellon’, nonostante sia in vigore una precisa ordinanza decisa dalla Giunta; e quali garanzie di sicurezza abbia il suddetto presidio e come agirà la Polizia Locale» (nella foto: Comi insieme al sindaco). Il presidio di sabato è organizzato in risposta agli arresti domiciliari disposti per un attivista del centro sociale, fermato nei giorni scorsi a seguito dello sgombero dell’ex-Cuem, la libreria autogestita dentro l’università Statale di Milano. «Se oggi un centro sociale detta legge questo è colpa dell’incapacità del sindaco a parlare subito con chiarezza e a dare risposte per il ripristino della legalità» attacca Comi. «Non sarò in piazza sabato a Saronno, non servono i riflettori in questo caso. Ma è bene che tutti sappiano cosa Porro non ha fatto». Comi accusa il sindaco Porro di «immobilismo» e ricorda anche altre denunce fatte nei mesi scorsi contro il centro sociale saronnese: «Abbiamo avuto solo risposte lacunose ed evasive».