Bevuta anti-alcolici: “Era una manifestazione non autorizzata”
Il sindaco Luciano Porro risponde a chi lo ha accusato di non aver preso provvedimenti: “Sono stati avvisati i carabinieri e provvederà la magistratura”
«È tutto in mano alla magistratura, non possiamo dire nulla di più». Il sindaco Luciano Porro replica così alle accuse di immobilismo formulate dal Pdl di Lara Comi e dal Comitato Saronno 2015 di Silighini Garagnani, riguardo i fatti di domenica sera quando una trentina di ragazzi, per contestare l’ordinanza anti alcolici emessa dal primo cittadino, si sono ritrovati in centro per una bevuta di gruppo. In quell’occasione percò, come invece avvenuto qualche giorno prima, non sono intervenuti gli agenti della polizia locale, non è stato multato nessuno e gli esponenti del centrodestra hanno chiesto spiegazioni al sindaco.
«È stato rispettato l’iter previsto in questi casi – spiega il primo cittadino -. Si trattava di una manifestazione non autorizzata e la Polizia Locale ha chiesto supporto anche decisionale ai carabinieri. A questo punto è stato il comando cittadino che ha deciso cosa fare. Da qui in avanti non posso dire nulla perché queste cose non si affrontano attraverso i giornali. Sicuramente ad intervenire in quella condizione si poteva rischiare di fare più danni che altro».
Nelle prossime ore ci sarà inoltre un incontro tra la Polizia Locale e i carabinieri. «I provvedimenti adesso verranno presi dalle forze dell’ordine – prosegue Porro -. Se poi qualche politico locale vuole gettare benzina sul fuoco solo per andare addosso al sindaco e all’amministrazione, faccia pure ma hanno inteso male. Dire che il sindaco è tollerante, che ha consegnato la città ai Telos, è assurdo. Per le occupazioni è tutto in mano alla magistratura, le denunce ci sono, c’è un segreto istruttorio e non si dice ai giornali cosa faranno. Ci saranno gli interventi e sarà la magistratura a dire quali e quando saranno resi noti».
Porro condanna comunque la manifestazione dei ragazzi che si è svolta domenica: «È una protesta, un atto che ritengo plateale e che non era autorizzato. Si deve chiedere l’autorizzazione per occupare anche pochi metri di terreno. Non condivido certo queste forme di protesta e mi dissocio dall’accusa di aver consegnato la città ai Telos o di essere tolleranti. Lo ripeto: è stato fatto tutto quello che si doveva fare. La polemica sollevata è strumentale: non significa essere contro l’ordinanza ma mettere in difficoltà sindaco e amministrazione. Sui Telos tutto è in mano alla magistratura».
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