Litiga con la moglie l’accoltella alla pancia con un cavatappi
La coppia si stava separando e nel corso di un litigio per strada è avvenuta l'aggressione. L'uomo arrestato dai carabinieri per lesioni personali volontarie aggravate
Un litigio per strada finito nel peggiore dei modi, con una donna ferita e il suo ex in manette.
I carabinieri della compagnia di Saronno hanno arrestato un uomo residente in provincia di Como, pregiudicato, poiché accusato di lesioni personali volontarie aggravate ai danni della moglie.
L’episodio risale a ieri mattina (3 giugno), verso le ore 10.00 circa, su chiamata al 112: i militari di Caronno Pertusella sono intervenuti in via Silvio Pellico, dove era stata segnalata l’aggressione di una donna.
Sul posto i militari hanno accertato che i protagonisti del movimentato episodio erano due coniugi, formalmente residenti a Cadorago (CO), di fatto separati da poche settimane, sposati da circa sette anni, entrambi marocchini, 50enne lui e 47 anni lei, incontratisi occasionalmente nei pressi della stazione ferroviaria di Caronno Pertusella.
La donna stava raggiungendo l’abitazione di un’amica per chiedere ospitalità, avendo lasciato il tetto coniugale a seguito dei numerosi contrasti con il marito che avevano reso difficile la convivenza, mentre l’uomo si trovava davanti ad un bar.
Percorrendo un tratto di strada assieme, il marito ha chiesto più volte alla moglie di tornare a casa, ed ai ripetuti e continui rifiuti della donna, il dialogo è presto sfociato in un vero e proprio litigio. Dopo varie minacce ed offese alla moglie, al culmine del lite, l’uomo ha estratto dal marsupio un cavatappi con coltellino multiuso ed ha colpito la donna con più fendenti all’addome, ferendola almeno in due punti diversi.
A seguito dei colpi inferti, la vittima, molto scossa ed impaurita, si è accasciata al suolo, venendo soccorsa da personale del 118 che l’ha trasportata presso l’ospedale civile di Garbagnate Milanese (MI), presso cui i medici l’hanno riscontrata affetta da ferite giudicate guaribile con una prognosi di 30 giorni.
Grazie alla reazione della vittima ed all’aiuto dato da un passante, la donna non ha riportato più gravi ed ulteriori conseguenze.
L’uomo è stato arrestato per lesioni volontarie aggravate ed il cavatappi, ancora sporco di sangue, rinvenuto all’interno del marsupio dell’aggressore, è stato sottoposto a sequestro.
L’arrestato, con precedenti penali per falso ed altri delitti contro la pubblica amministrazione, è stato trasferito presso la casa circondariale di Busto Arsizio (VA) a disposizione del sostituto procuratore Roberta Colangelo in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del G.I.P..
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