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“Progetto Professionalità” a due giovani varesini

Assegnati dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia i premi a Gabriele Baj in Canada per analizzare le cause molecolari dei disturbi cognitivi; e Valentina Doati a Belgrado per favorire lo scambio interculturale

Da Varese Gabriele Baj in Canada per analizzare le cause molecolari dei disturbi cognitivi e da Saronno Valentina Doati a Belgrado per favorire lo scambio interculturale. Due meritevoli giovani della provincia di Varese hanno superato la selezione per guadagnarsi uno dei 25 finanziamenti messi in palio dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia per il Progetto Professionalità “Ivano Becchi” 2012/2013.

I rappresentanti dei giovani di talento della zona sono Gabriele Baj, 35 anni, originario del capoluogo, e Valentina Doati, 30 anni, di Saronno, che hanno vinto l’opportunità di crescita professionale attraverso due progetti molto diversi: ricerca in biotecnologie, per il primo, e promozione culturale, per la seconda.

 

Gabriele, laureato in biotecnologie farmaceutiche all’Università degli Studi di Milano e dottore in neuroscienze, è assegnista di ricerca presso il laboratorio di neuroanatomia cellulare e molecolare dell’Università di Trieste. La sua motivazione va oltre l’obiettivo specifico del percorso proposto, studiare la correlazione tra scompensi molecolari e disturbi cognitivi. «La richiesta di un supporto alla fondazione nasce dalla voglia e dalla necessità di proseguire nel mio percorso di formazione continua – spiega Gabriele -. Nel campo della ricerca la mobilità e la contaminazione di conoscenze e tecniche rappresenta un requisito fondamentale se si vuole progredire». Forte di due esperienze lavorative all’estero (a New York e a Francoforte), questa volta volerà in Ontario, dove, totalmente spesato dalla Fondazione, porterà avanti i suoi studi presso la Faculty of Health Sciences della Mc Master University.

 

Valentina, invece, è laureata in lettere moderne alla Cattolica di Milano e ha conseguito un attestato di organizzatore internazionale di spettacolo dal vivo. Il teatro, da semplice passione scoperta sul palco, si è trasformato nella sua professione: è amministratrice della compagnia milanese Agidi e desidera promuovere le forme artistiche italiane all’estero per favorire il dialogo interculturale. Per lei l’arte drammatica è «culla della cultura, risposta alle domande dell’Uomo, indagine dentro se stessi e dentro la società». In nome di questo ideale svilupperà il suo progetto, senza alcuna spesa, all’Istituto Italiano di Cultura a Belgrado. «Potrò osservare da dentro una realtà molto affascinante: non c’è modo migliore per imparare una cultura che immergervisi ed è proprio quello che ho intenzione di fare», così Valentina commenta la sua scelta.

 

I due giovani, determinati ed entusiasti, stanno per intraprendere un percorso di lavoro, ma anche di vita, che permetterà loro di tornare in Italia arricchiti da nuove conoscenze e competenze spendibili nel loro futuro professionale. Un’occasione unica e irripetibile, resa concreta dal Progetto Professionalità. 

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 30 Aprile 2013
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