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Non pagano i rifiuti, il comune minaccia il “Fermo auto”

L’amministrazione ha deciso di non far riscuotere i tributi a Equitalia. Il sindaco: “Così possiamo avere un contatto diretto con le famiglie in difficoltà, ma vengano in comune a parlare”

Il comune ha rinunciato ad affidare le riscossioni a Equitalia, ma ha mandato comunque le lettere con la minaccia del “fermo auto” a coloro che non stanno pagando la Tarsu, la tariffa sui rifiuti. In alcuni casi la cifra da pagare ha raggiunto anche qualche migliaio di euro, ma l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Loris Bonfanti, conferma di voler seguire questa linea, con una motivazione precisa.
«Sappiamo delle difficoltà che tanti stanno vivendo in questo momento di crisi e invitiamo chi ha ricevuto queste lettere a venire in comune a spiegare il perchè del mancato pagamento – spiega il primo cittadino -. Abbiamo scelto di non affidare a Equitalia la riscossione che di questi tributi, e gestirla in autonomia, proprio perchè i cittadini possano avere un interlocutore diretto. Invece, se il mancato pagamento è solo per pigrizia o perchè si era in attesa di un sollecito, il discorso è diverso, meglio che il debito sia saldato il prima possibile».

Le lettere mandate ad alcuni cittadini nei giorni scorsi contengono infatti l’avviso del “fermo auto” ai cittadini morosi. Ovvero, i titolari della bolletta non pagata e che sono intestatari di una vettura non potranno guidarla se proseguiranno a non pagare. Nel caso venissero fermati, il veicolo verrebbe sequestrato. «Non è la prima lettera che mandiamo – spiega Bonfanti -. Ci sono già stati altri due avvisi».
Bonfati però sottolinea che il comune vuole solo essere attento alle situazioni di difficoltà: «Abbiamo scoperto che ci sono cittadini che aspettano a pagare finchè il comune non chiede loro i soldi. Ma sappiamo anche delle difficoltà di molte altre famiglie, in diversi settori. Noi l’anno scorso, per tenere i bambini a mangiare nelle mense scolastiche abbiamo speso 90mila euro, ma ci siamo resi conto che era anche l’unico pasto decente che alcuni bambini facevano. Si è trattato di 160 piccoli che abbiamo assistito esonerandoli dal pagamento della mensa. Ci può essere anche qualche cittadino furbo, ma è una situazione che abbiamo preferito non affidare ad agenzie esterne, volevamo controllarla noi e capire veramente chi aveva bisogno, volevamo un contatto diretto coi cittadini. Esattamente come stiamo facendo per la Tarsu, con la minaccia del fermo auto. Se le famiglie escono alla scoperto, cerchiamo di capire cosa possiamo fare per loro».

Il sindaco conferma che la situazione è particolarmente difficile: «Ormai ricevo solo persone che chiedono come poter pagare le bollette e l’affitto. In alcuni casi siamo noi che facciamo da mediatori con i proprietari della casa, chiedendo una proroga. Ma è solo un rinvio. Devo dire che trovo sempre molta disponibilità, ma la situazione si deve risolvere al più presto, devono arrivare risposte ai comuni da parte del Governo, non si possono permettere a Roma di perdere tempo. Serve diventare operativi il prima possibile».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 19 Marzo 2013
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