Nella riunione del Rotary Club di Saronno, tenutasi la sera del 18 ottobre scorso, sono stati ospitati, in qualità di relatori e testimonial, i componenti della squadra di Tchoukball “Saronno Castor”, proprio in prossimità dell’inizio del settimo campionato italiano di Tchoukball. Il Presidente del Rotary Club di Saronno, Pierluigi Gilli, si è detto onorato di essere la prima associazione del territorio che è riuscita ad ottenere la partecipazione in una propria riunione, dei campioni europei di questo “nuovo” sport che sta ormai spopolando. I “Saronno Castor”, infatti, sono la squadra più titolata, con ben tre vittorie alle ultime edizioni della “European Winners’ Cup”, la competizione che raccoglie le squadre più forti d’Europa e, inoltre, ha vinto finora 5 delle 6 edizioni del Campionato italiano di tchoukball e nondimeno, è vicecampione del mondo.

«Il Rotary – spiegano dall’associazione -, nella sua ottica di servizio, è sempre alla ricerca delle eccellenze del territorio meritevoli di essere supportate e sviluppate, ma il motivo per cui i rotariani, al termine di un vivace e sportivo dibattito, hanno deciso di sostenere i campioni europei di tchoukball, non è solamente per le loro invidiabili e finora ineguagliate vittorie, bensì per i valori umani ed etici che coltiva questa disciplina sportiva».
Il Presidente delle Federazione Italiana Gioco Tchoukball, Chiara Lattuada ha infatti illustrato la carta dei valori del tchoukball che prevede, sia durante la partita, si nella quotidianità, un comportamento leale basato sul rispetto. Una deontologia sportiva che contempla il gioco come collaborazione, quindi una sorta di «generosità», considerando in modo amichevole ogni giocatore, in cui il dono di sè significa partecipazione collettiva agli avvenimenti in campo: il risultato è quello di "mischiare" le personalità nel confronto reciproco delle reazioni di gioco. Questo orientamento etico è il cardine dell’azione del Tchoukball: esso permette di dirigersi verso l’atteggiamento sportivo ideale e di evitare, in ogni circostanza, delle azioni negative nei confronti degli "avversari". L’obiettivo è dunque quello dell’eliminazione dei conflitti in una identica prospettiva.

«L’idea del "Fair play" è così oltrepassata – concludono dal Rotary -, non si tratta di semplici concessioni fatte all’avversario ma di azioni comuni che legano le squadre l’una all’altra cosicché il bel gioco dell’una richiama e rende possibile il bel gioco dell’altra. Questi sono ideali e valori che rispecchiano pienamente l’anima dell’organizzazione fondata da Paul Harris e che a Saronno ha superato il mezzo secolo di attività. Anche attraverso uno sport sano come questo, lontano dagli scandali di altre categorie più popolari ma meno integerrime, si può perseguire la “pace attraverso il servizio” , come ricordato dal Presidente del Rotary International, Sakuji Tanaka. Per questi motivi il neonato “connubio” tra il Rotary Club di Saronno ed i Saronno Castor è destinato a durare, in una sinergia che ci si aspetta porti performance di alto livello umano, sportivo e sociale».