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“Il tavolo della crisi” contro la difficile situazione economica

Editoriale sull’informatore comunale “Saronno Sette” da parte sindaco Luciano Porro: “Occorre dunque tagliare l'inefficienza dell'apparato centrale, gli enti inutili, i Ministeri, il numero dei deputati, i privilegi”

Siamo tutti consapevoli della situazione drammatica dei conti dello Stato strettamente connessa alla crisi economica nazionale e internazionale senza precedenti, che ha portato il Governo ad adottare provvedimenti eccezionali che hanno e avranno un impatto pesantissimo sui bilanci di tutti i Comuni italiani, anche del nostro, nonché delle persone, delle famiglie e delle imprese. Ma il Governo Monti deve ora soprattutto guardare anche al domani, alla crescita, alle famiglie, a creare nuove opportunità di lavoro, specialmente per i più giovani e per le donne e i padri di famiglia.

 

I Sindaci sono gli unici riferimenti certi delle Istituzioni a cui i cittadini si rivolgono quando sono in difficoltà e in cui hanno ancora fiducia ma i Sindaci vogliono che sia ristabilita la loro autonomia, la loro dignità, la loro responsabilità, solo così potranno tornare a gestire al meglio le proprie Comunità. Occorre però andare oltre i vincoli stabiliti dal Patto di Stabilità. Oggi serve una operazione di verità, serve spiegare ai nostri concittadini il perchè di scelte difficili e dolorose. Nel corso degli ultimi quattro anni il saldo del debito dei Comuni è migliorato di oltre 4 Miliardi di Euro, mentre quello degli altri settori Regioni e Stato è peggiorato di oltre 30 Miliardi di Euro e continua a peggiorare. In proporzione al debito complessivo del Paese, pari a 1930 Miliardi di Euro, solo il 2,7% (circa 48 Miliardi di euro) è imputabile ai Comuni.

 

Occorre dunque tagliare l’inefficienza dell’apparato centrale, gli enti inutili, i Ministeri, il numero dei deputati, i privilegi.  Occorre che il Governo Monti proceda da qui in avanti con un lavoro intenso sulla spesa pubblica. Dopo i sacrifici necessari per allontanare il Paese dall’orlo del baratro, dopo il giro di vite sulle pensioni, dopo l’aumento dell’IVA, dopo i rincari sulla benzina, è arrivato il momento di tagliare gli sprechi e le spese inutili dello Stato, liberando così risorse per la crescita, asfittica da anni, e offrendo a tutti la speranza che si possa presto ridurre la pressione fiscale diventata insostenibile. E’ oggi più che mai necessario e urgente che le istituzioni locali, la politica, le imprese, le professioni, la scuola, l’associazionismo della nostra città  e del nostro territorio del Saronnese lavorino uniti per provare insieme a uscire da questa crisi che sembra non finire mai.

 

Ed è per questo che, come Amministrazione Comunale, abbiamo avviato il “tavolo della crisi” insieme alle organizzazioni sindacali, agli imprenditori, ai rappresentanti della Provincia di Varese, alle Parrocchie, all’associazionismo saronnese e intendiamo estenderlo anche alle Comunità Locali del nostro distretto. Uniti per fare rete e fare sistema anche contro la crisi e per la nostra gente, specie per i più fragili e i più deboli. Servono sacrifici? Certo ma devono essere equamente distribuiti, occorre implementare la lotta all’evasione fiscale, e lo stiamo facendo con gli strumenti che abbiamo a disposizione e che nel corso dell’anno si andranno a perfezionare ad incrementare, anche e soprattutto grazie all’opera indispensabile e competente della Guardia di Finanza. Ma serve una grande collaborazione di tutti, di tutta la città, di tutti gli amministratori e dei consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione. Serve coesione, nel confronto e nella legittima dialettica democratica.


Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 14 Maggio 2012
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