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Santuario, statue a terra dopo 500 anni. Inizia il restauro

Completati i delicati lavori per togliere dalla cupola le 20 statue a grandezza naturale: “Non stanno bene e servono fondi per restaurarle. Fanno parte di un patrimonio unico in Europa”

Le 20 statue in legno del Santuario non stanno bene. Dopo 500 anni esposte a polvere e sbalzi termici, devono essere restaurate. Proprio oggi, martedì, sono state tolte dai loro alloggiamenti intorno alla cupola del Santuario, dove facevano da contorno a quello che molti definiscono il più bel paradiso affrescato d’Europa, realizzato da Guadenzio Ferrari. Ci sono voluti due giorni per far scendere le statue. L’emozione all’interno del Santuario era evidente, tra curiosi e responsabili.

Ora queste opere subiranno un primo intervento di restauro per metterle in sicurezza, ma serviranno decine di migliaia di euro per completare tutta la procedera e farle tornare al loro antico splendore. Un primo contributo, anche in seguito all’allarme lanciato dal curatore dell’archivio Storico del Santuario, Giuseppe Colombo, è arrivato dal Comune di Saronno. «Un altro interessamento c’è da parte della fondazione Cariplo – spiega il curatore -, ma è ancora presto per poterlo dire. Ora chiediamo un aiuto a quante più persone possono, privati o aziende, perchè è importante per la città di Saronno. Adesso si sono già impiegati parecchi soldi per poter far scendere le statue. Dobbiamo cercare di poter tramandare queste opere importanti in uno stato migliore».

Le statue risalgono al 1535, sono state scolpita da Giulio Oggioni e sono state dipinte da Alberto da Lodi, lo stesso che ha dipinto e decorato le decorazioni del Cenacolo e della deposizione. «Devono essere tutte studiate – spiega Carola Ciprandi, la restauratrice incaricata del recupero -, nessuno le ha mai viste da vicino. Una delle cose interessanti è che le decorazioni sono simili o addirittura uguali a quelle del Cenacolo. Molto importante sarà fare confronti o dei paragoni, perché queste statue, essendo così in alto, non sono mai state toccate».
Non si può ancora dire quanto durerà il restauro. Per ora viene fatto un primo intervento per metterle in sicurezza ed evitare che si perdano delle decorazioni. In base ai finanziamenti, si potranno stabilire dei tempi.

«Una volta riparate le statue – conclude Colombo -, l’ideale sarebbe poter rifare l’illuminazione della cupola. Abbiamo il più bel paradiso affrescato d’Europa, non è solo il concerto degli angeli. Penso che meriti veramente una certa attenzione. Ma bisogna mettere mano al portafoglio.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 07 Febbraio 2012
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