Lavoratori Ditec in strada contro i licenziamenti
Nella notte è arrivato un pullman di 65 lavoratori veneti che hanno chiesto solidarietà ai colleghi varesini. Protesta contro la delocalizzazione della produzione programmata dalla proprietà
Nuova protesta dei lavoratori nel Saronnese. Questa volta a scendere in strada sono stati circa 150 dipendenti della Ditec Impianti di Caronno Pertusella, nota a livello internazionale nella produzione di cancelli automatici e scorrevoli. Intorno a loro carabinieri, polizia di Stato e vigili urbani, per verificare che tutto si svolgesse pacificamente.
La situazione dell’azienda, che fa capo alla multinazionale svedese Assa Abloy, è piuttosto complicata. Nello stabilimento varesino non sono in programma licenziamenti, ma i lavoratori hanno manifestato per solidarietà ai colleghi dello stabilimento di Quarto D’Altino, in provincia di Venezia, dove l’azienda ha presentato un piano di ristrutturazione che prevede il licenziamento di 90 dei 120 dipendenti.
A chiedere il sostegno dei lavoratori di Caronno sono stati 65 colleghi veneti, giunti nella notte in pullman proprio va Venezia. E così è stato: via Banfi, alle prime luci dell’alba, si è trasformata nel teatro della protesta, fino a tarda mattina, quando si è svolta un’assemblea dei lavoratori.
«Non è possibile un atteggiamento di questo tipo da parte della proprietà – spiega Giuseppe Minto della Fiom-Cgil -. L’azienda è cinque anni che produce utili e ci hanno presentato un piano che prevede la delocalizzazione della produzione in Repubblica Ceca, con il conseguente licenziamento dei due terzi dei lavoratori di Quarto D’Altino. Siamo qui a Caronno per chiedere la solidarietà ai colleghi lavoratori, perché lo stesso trattamento potrebbe capitare anche a loro».
La rabbia dei dipendenti è evidente: «Quello che fa gridare vendetta – afferma con rabbia il sindacalista -, è che si tratta di un’impresa non ha mai fatto un’ora di cassa integrazione. Questa scelta di delocalizzazione è solo per produrre maggiori profitti, il tutto sulle spalle dei lavoratori». Ecco quindi l’appello nei confronti del Governo: «Se non interviene il governo italiano di fronte a queste situazioni, quando deve intervenire? È possibile che anche le imprese che vanno bene decidano di andarsene e lasciare a casa i lavoratori?»
Intorno alle 11 i lavoratori veneti sono ripartiti. Giovedì sera saranno ospiti nel programma di La7, Piazza Pulita condotto da Corrado Formigli, per raccontare la loro storia.
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