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“Saronno è un grande centro commerciale naturale”

Incontro con Roberto Carettoni, il nuovo direttore di Ascom che conta oltre mille iscritti: «Nel saronnese non c’è un classico “centro commerciale” ed è questa la forza della città»

«Saronno ha un potenziale in più rispetto alle altre grandi città della provincia: essere un vero centro commerciale naturale». Roberto Carettoni ha 40 anni ed il nuovo direttore di Ascom Saronno, che conta circa un migliaio di iscritti. Per 20 anni ha lavorato nella sezione varesina dell’associazione, è stato l’ideatore di Ascom Gallery, il portale internet per i negozi varesini, ma soprattutto è noto nel settore per aver informatizzato e messo in rete tutte le sedi dell’associazione. Un vero esperto tecnologico, che succede a Mario Nazeri, per oltre 50 anni nello stesso ruolo. «È stato lo stesso Mario a volere che io prendessi il suo posto – spiega Carettoni -. Nell’ultimo anno abbiamo lavorato fianco a fianco, proprio per permettermi di gestire al meglio la situazione».

Cosa le ha dato Nazeri come “incarico”?
«Lui stesso ha espresso un desiderio per un cambio di rotta dell’associazione. Lui ha eseguito una gestione perfetta, ora ha incaricato me per, come dice lui, mettere in atto un’azione più aggressiva. Far sentire di più la presenza dell’associazione sul territorio».

Cosa differenzia Saronno dalle altre grandi città?
«La differenza è che Saronno confina con quattro province, ha caratteristiche territoriali diverse, sente molto l’influsso del milanese. Proprio per questo ha maggiori potenzialità rispetto al territorio varesino, può attrarre molte più persone e molti più interessi».

Saronno non ha un centro commerciale di riferimento come altri paesi…
«Infatti è questa la sua forza. A dicembre abbiamo lanciato il “centro commerciale naturale”, ovvero una gestione organizzata da parte dei negozi del centro. Gli stessi che fanno parte della bella area pedonale».

Il centro ha molti negozi storici. Cosa risponde a chi chiede un intervento dell’associazione per una eccessiva presenza di grandi marchi perché snaturerebbero il centro?
«Non vogliamo né favorire grandi marchi né demonizzarli. Per noi è importante salvaguardare il commercio a Saronno e nel saronnese, trovando il giusto equilibrio».

Quale risposta avete avuto sul progetto del Centro commerciale naturale?
«La risposta è stata molto positiva e dobbiamo maggiormente puntare su questo concetto: un centro commerciale a Saronno esiste ed è l’unione dei negozi del centro. I commercianti erano soddisfatti, ma mi ha stupito ancora di più l’amministrazione comunale che si è dimostrata molto collaborativa. E questo è molto positivo».

Quale, per lei, la difficoltà maggiore da affrontare?
«La mia difficoltà più grossa è conoscere il territorio, vivo a Casale Litta e faccio avanti e indietro tutti i giorni. Ma questa conoscenza crescerà col tempo e con l’aiuto dei collaboratori».

Quale il prossimo progetto?
«La prima cosa che voglio fare e potenziare l’azione sindacale, la rappresentanza con le altre istituzioni e sviluppare servizi collaterali come il distretto del commercio, che non era sviluppato come doveva essere. Inoltre, vorrei coinvolgere anche gli altri comuni limitrofi e far sì che anche loro sentano di più il progetto del “centro commerciale naturale”, ognuno con i propri negozi».

E dal punto di vista tecnologico?
«L’intenzione è quella di sviluppare il commercio con l’attivazione di un portale riservato ai soci dove proporre le proprie promozioni, ma ci vorrà tempo perché adesso abbiamo altre priorità».

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
Noi della redazione di Saronnonews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.
Pubblicato il 10 Gennaio 2012
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