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“Fotovoltaico “privato” su tetti pubblici. Operazione discutibile”

L’allarme di Roberto Strada dei Verdi che chiede all’amministrazione comunale delucidazioni sul progetto di affittare ai privati i tetti pubblici per produrre energia elettrica

È degli ultimi giorni la notizia che il Comune di Saronno sta valutando di cedere le coperture degli immobili di sua proprietà per fare installare da operatori privati impianti fotovoltaici.   
Il mettere a disposizione i tetti delle strutture pubbliche per produrre energia elettrica, potrebbe sembrare una azione utile alla collettività, infatti la nostra amministrazione giustifica questa sua volontà con la nobile scelta di voler contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. E ciò potrebbe anche essere utile.
Ma che se si fanno installare impianti fotovoltaici a enti privati operatori nel campo dell’energia, per la collettività i benefici di questa operazione quali sono?
La risposta pare ovvia, a parte la riduzione di CO2 in atmosfera, nessun beneficio.

 

Perchè quindi voler cedere i tetti delle strutture pubbliche a privati per produrre energia elettrica ? Solo per far cassa ? Pare di si, anche se questa volontà così mal ponderata, appare un poco sospetta.
Se l’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di ridurre le emissioni di CO2 perchè non usufruire direttamente anche dei benefici produttivi? In molti casi si azzererebbero quasi le bollette dell’energia elettrica e si otterrebbe una sensibile riduzione di spese fisse per molti anni.
Si parla di voler fare buona amministrazione, questa sarebbe l’occasione di dimostrare che chi amministra non pensa solo al suo immediato tornaconto politico, ma pensa anche al futuro, lasciando, grazie alle sue scelte oculate, benefici duraturi negli anni all’intera collettività.

 

Installare pannelli fotovoltaici sui tetti, tra incentivi statali (se ci saranno ancora), riduzione dei costi dell’energia e vendita al GSE dell’energia prodotta e non utilizzzata, comporta un investimento che ogni anno porta benefici, un mutuo per tali operazioni si pagherebbe quasi da solo e una volta pagato l’investimento darebbe per intero il suo contributo alla riduzione dei costi comunali. Perchè quindi far fare questa operazione ad altri e non farla direttamente? Perchè rinunciare ad investire in una operazione che avrebbe un ritorno sicuro e garantito per almeno un ventennio?

Cedere i tetti a terzi NON è una operazione ad amplio respiro è una scelta MIOPE, che mirando a far immediata cassa non risolve il problema dell’abbattimento dei costi della pubblica amministrazione, non si pone il problema degli anni a venire e ancor più grave lega il Comune di Saronno per più di vent’anni ad un unico fornitore di energia elettrica, creando un regime di monopolio impermeabile a qualsiasi concorrenza.

 

Una scelta sbagliata che peserebbe sulle tasche dei cittadini saronnesi per i prossimi vent’anni !!!!

Ecco quali sono i tetti interessati a tale operazione: Asilo di Via Toti, Materna di via Toti, Materna di Via Don Marzorati e di via Monte Santo, Elementare Rodari, Ignoto Militi, Pizzigoni, Sede associazioni – ex Pizzigoni, Palazzo Municipale, Pretura, Palestra Dozio, Cimitero, Scuola A. Moro, Scuola San Giovanni Bosco, Scuola Bascapè, Consultorio di Via Tommaseo, Biblioteca Civica- Casa Morandi ?, Tribuna Campo Sportivo, Magazzino Comunale di Via Milano, Stabile Com.Disabili di Piazza del Tricolore, Stabile Via Avogadro.
Per un totale di 24.000 – 30.000 metri quadri di superficie.        

 

 

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 30 Novembre 2011
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