Si aggrava la crisi all’Ims: i lavoratori bloccano ancora l’azienda
Fumata nera nell’incontro di venerdì mattina tra sindacati e proprietà con comunicazione drammatiche: stipendio di ottobre a rischio e non c’è nessuna trattativa per la cessione di rami d’azienda
Si aggrava la situazione alla Ims di Caronno Pertusella: non si sa quando arriveranno gli stipendi di ottobre e non c’è nessun acquirente interessato a un ramo d’azienda. È quello che è stato comunicato ai lavoratori venerdì mattina dalla stessa proprietà dell’azienda. Comunicazione che ha portato i 130 dipendenti a ripristinare il blocco totale dell’ingresso dell’azienda. Nessun mezzo potrà entrare o uscire dalla ditta di via Bergamo perchè, come spiegano i sindacati in un comunicato congiunto firmato da Slc Cgil, Uilcom Uil, Al-Cobas Cub, «per l’ennesima volta la Direzione Aziendale ha annunciato di non poter tenere fede agli impegni presi nell’ultimo accordo sottoscritto il 28 ottobre scorso».
L’accordo prevedeva il pagamento degli stipendi di ottobre entro l’8 novembre, ma l’azienda ha comunicato di non essere in grado di fronteggiare questa scadenza. L’accordo aveva permesso la rimozione del blocco, ora ripristinato.
Ma il colpo peggiore arriva dall’altra comunicazione dell’azienda: il rapporto tanto atteso per l’interessamento di una cessione di un ramo d’azienda non c’è più. Si vanificano quindi tutte le speranze dei lavoratori, che vedevano, almeno per alcuni di loro, la possibilità di non perdere il lavoro, riducendo anche i danni dal punto di vista sociale.
Ora la situazione si fa quindi drammatica, anche perchè la proprietà dell’azienda ha dichiarato che le disponibilità economiche per le mensilità di novembre, la tredicesima e le ferie, «potrebbero esserci ma come al solito senza garanzie precise» spiegano i sindacati.
Ecco quindi arrivare la decisione unanime dei lavoratori, in accordo con le organizzazioni sindacali: il blocco totale dell’azienda. «Vista la mancanza delle certezze abbiamo deciso di bloccare tutte le attività a partire da subito».
Nel frattempo è stato convocato un tavolo alle 15.00 di venerdì pomeriggio per la continuazione della trattativa al quale i sindacati hanno chiesto la partecipazione dei maggiori clienti di IMS (Emi, Universal, Mondo).
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