Vasco su Facebook appoggia i lavoratori della Ims
Vasco Rossi prende ufficialmente posizione su Facebook sulla situazione alla Ims dove 130 lavoratori che stampavano i suoi dischi e cd rischiano di perdere il posto
Vasco Rossi fa sua la causa della “fabbrica dei dischi”. Lo fa dalla piazza che ormai è a lui più congeniale per il rapporto con il pubblico, la pagina di Facebook che ha oltre due milioni di fan. Dopo i numerosi appelli dei lavoratori della IMS, azienda di Caronno Pertusella che in passato il rocker di Zocca aveva visitato perché si occupava di stampare i suoi dischi e cd, Vasco Rossi ha deciso di rispondere anche con questo mezzo, dopo un paio di comunicati stampa rilasciati all’Ansa in cui esprimeva la propria solidarietà ai lavoratori che stanno perdendo il posto.
Di diverso tenore questo nuovo messaggio, più intimo e diretto: «La “fabbrica dei dischi” minaccia di chiudere… ed è come se chiudesse la fabbrica dei sogni – scrive il cantautore su Facebook – gli operai rischiano di perdere il lavoro e chiedono aiuto a me che canto dentro nei dischi... qualcuno dice “con tutti i soldi che hai”…certo potrei mantenerli forse per sei mesi… poi saremmo di nuovo da capo… i “miei” soldi sarebbero finiti e io …potrei contare certo su un piatto di minestra a casa vostra».
Di diverso tenore questo nuovo messaggio, più intimo e diretto: «La “fabbrica dei dischi” minaccia di chiudere… ed è come se chiudesse la fabbrica dei sogni – scrive il cantautore su Facebook – gli operai rischiano di perdere il lavoro e chiedono aiuto a me che canto dentro nei dischi... qualcuno dice “con tutti i soldi che hai”…certo potrei mantenerli forse per sei mesi… poi saremmo di nuovo da capo… i “miei” soldi sarebbero finiti e io …potrei contare certo su un piatto di minestra a casa vostra».
La risposta riguarda la richiesta dei lavoratori di una visita di Vasco alla protesta permanente che i dipendenti stanno attuando da quasi tre settimane fuori dall’azienda. Richiesta avanzata per non far dimenticare la situazione in cui si trovano, ma anche per ricordare che loro stessi hanno contribuito per anni al suo successo. Una richiesta di visibilità che Vasco accoglie con queste parole: «La faccenda è seria e io ci posso fare poco, ma posso dare loro visibilità mantenendo viva l’attenzione… ed è quello che sto facendo – prosegue Vasco -. Ma se questo paese sta andando a rotoli allegramente o meno non è colpa mia… io sono un musicante …quelli che il calcio è una trasmissione e quelli che vomitano siamo noi che non ne possiamo più dei “governi” di questo paese». Questo messaggio, nel giro di poche ore, è già stato visto da migliaia di persone e condiviso su centinaia di bacheche.
La situazione all’Ims non è semplice. Alcuni lavoratori hanno ripreso a lavorare temporaneamente, per smaltire le scorte; tutti i dipendenti hanno appena ricevuto, dopo numerose proteste, gli stipendi di settembre. Settimana prossima si spera che arrivi la mensilità di ottobre, mentre venerdì è in programma un incontro con la proprietà per capire se esiste un acquirente per alcuni rami d’azienda. Se così non fosse, 130 lavoratori potrebbero ritrovarsi senza un’occupazione in breve tempo. Intanto questa risposta da parte di Vasco contribuirà sicuramente a mantenere viva l’attenzione sulla situazione dell’azienda e sui lavoratori.
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