Revocare i 30 all’ora e annullare le multe, si vota in consiglio
Seconda serata di consiglio comunale con la votazione sulla mozione presentata dall’ex sindaco Gilli: “Istituire zone più piccole e solo in punti sensibili”
Non c’è pace per i 30 all’ora: dopo la raccolta firme avvita dal politico Michele Castelli che pare abbia raccolto qualche centinaio di firme, arriva la mozione firmata dall’ex sindaco Pierluigi Gilli che ne chiede la revoca (nella foto: un’immagine ironic che era comparsa qualche mese fa sul blog di Gilli). Mozione che dovrebbe essere discussa e votata nella seconda giornata di consiglio comunale, prevista per martedì sera 27 settembre.
Cresce quindi l’attesa per la mozione di Unione Italiana per far revocare il limite dei 30 km/h sul territorio comunale, firmata dai consiglieri comunali Pierluigi Bendini e Pierluigi Gilli, con la quale l’ex sindaco propone all’amministrazione comunale anche di annullare le multe emesse, nonché «di impegnare il Sindaco, la Giunta Municipale, con l’ausilio della Commissione Territorio, a presentare al Consiglio Comunale una proposta di deliberazione avente ad oggetto l’istituzione nel Comune di Saronno di alcune ben circoscritte “Zone 30”, in cui il limite di velocità per i veicoli sia fissato a 30 km all’ora esclusivamente nei pressi di luoghi sensibili, come (ma non tassativamente) scuole, asili d’infanzia, chiese, ospedale, municipio, cimiteri, centri sportivi e limitatamente agli orari ritenuti più utili per la migliore sicurezza della popolazione».
Secondo la mozione, infatti, il divieto di superare i 30 km/h su quasi tutto il territorio comunale non sarebbe legittimo perchè, come si legge nella mozione, secondo il codice della strada «i limiti minimi possono essere diminuiti in determinate strade e tratti di strada e secondo le direttive del Ministero: strade e tratti di strada non sono assimilabili all’intiero (o pressoché intiero) apparato stradale di una città; in ogni caso, occorre adeguarsi alle direttive del Ministero, gerarchicamente superiore; i provvedimenti derogatòri dei limiti generali ordinari hanno una portata temporale limitata, poiché gli enti proprietari della strada hanno l’obbligo di adeguare tempestivamente i limiti di velocità al venir meno delle cause che hanno indotto a disporre limiti particolari: si tratta, quindi, di eccezioni, che devono essere rigorosamente motivate caso per caso e non con generiche ragioni di sicurezza o di coerenza con il proprio programma elettorale (come si legge nell’ordinanza de qua)».
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