«Avrei voglia di non indossare la fascia tricolore, ma lo farò per rispetto ai cittadini». Parole del sindaco di Saronno, Luciano Porro, che insieme a quasi tutta la giunta, ha organizzato giovedì alle 12 un incontro pubblico coi cittadini proprio nell’atrio del comune, per spiegare i contenuti della manovra e il perchè della protesta. Solo simbolicamente sono stati chiusi gli uffici Anagrafe e Stato Civile, ma hanno comunque continuato a ricevere i cittadini per non effettuare un’interruzione di pubblico servizio. Intorno al primo il vicesindaco Valeria Vallioni, e gli assessori Cecilia Cavaterra, Mario Santo, Giuseppe Campilongo, Giuseppe Nigro.

«Dobbiamo continuare a batterci in maniera appassionata contro questa inutile manovra che strozza i comuni, ci sono altri settori da tagliare – ha spiegato Porro, stigmatizzando comunque la scelta dei sindaci della Lega Nord di non protestare più, come il primo cittadino di Varese, Attilio Fontana -. Ha sempre portato avanti con noi questa battaglia, ora si tira indietro per dovere di partito, un partito dal quale per coerenza come amministratore si sarebbe dovuto dimettere».

Porro ha poi preso in mano la fascia tricolore prima di iniziare l’incontro coi cittadini, dove nell’atrio erano presenti una ventina di persone e diversi passanti incuriositi. «In questo momento avrei dovuto consegnare anche la fascia tricolore – ha proseguito -, ma siamo di fianco ai cittadini. Ho un problema se indossare oppure no questa fascia, ma ritengo che questo sia un dovere istituzionale, continuerò a battermi per i diritti di cittadini. Speriamo che altri sindaci e altre amministrazioni proseguano su questa strada. Sarà un periodo difficile in cui dovremo prendere delle decisioni, soprattutto per le scelte da non fare, ma no taglieremo mai i servizi alla persona, ma sarà difficile senza, come si dice, mettere le mani nelle tasche dei cittadini».