Ponte della Vittoria “ancora” da sistemare
Alcune criticità sull’intervento di restauro sono emerse nei giorni scorsi: marciapiede da rialzare e cantiere riaperto
Ancora da sistemare il ponte della Vittoria, vicino alla stazione Cadorna. L’intervento di restauro con rifacimento integrale di tutti i blocchi di giunzione in ghisa, oltre che di alcuni interi tratti ammalorati, è stato eseguito dal Comune nel 2006 per un costo complessivo di 120.000 euro, fanno sapere dal Comune: «La balaustra presenta almeno tre diverse tipologie di parapetti in ferro, che si differenziano soprattutto nei tratti terminali, dove le strutture del ponte si diversificano come nel tratto in questione».
«Nel tratto in esame la ditta individuata dall’Attuatore del Piano di Recupero, sotto la direzione dello stesso e la sorveglianza del Settore Tecnico Comunale, sta eseguendo il completamento del marciapiede in luogo di alcuni posti auto precedentemente lì ubicati – spiegano dal Comnue –; la realizzazione del marciapiede comporta necessariamente un innalzamento, di circa 15 cm., del piano di posa in relazione alle esistenti quote stradali».
Il rialzo con calcestruzzo ha interessato solo le zanche di ancoraggio (peraltro anomale rispetto al resto, presumibilmente perché in quel punto le quote dell’esistente piano stradale erano basse), senza alcuna particolare connotazione storica ma esclusivamente con funzione di ancoraggio al suolo, in zona stabile, del parapetto sovrastante.
«Ad oggi, il lavoro non è concluso e l’impresa dovrà senz’altro meglio rifinire e armonizzare l’intervento, che al momento è “al rustico”, e che potrà essere completato solo dopo la realizzazione della pavimentazione in lastre di porfido analoga a quella già posata nelle restanti parti – proseguono l’amministrazione comunale -. Non è parso, nel corso del sopralluogo dei tecnici comunali, di riscontrare altre particolari carenze se non, come si è rilevato più volte, una generale insufficienza dell’altezza del parapetto: in quanto le norme precedenti prevedevano un limite minimo di metri 0.90, mentre le attuali hanno innalzato a metri 1,10 tale misura, specie nelle zone ove il dislivello è rilevante».
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