Il gruppo Facebok "Io dico NO ai 30 km/h a Saronno" è più vivo che mai ed è pronto a scendere in campo un’altra volta contro il provvedimento adottato dal comune in via definitiva su quasi tutto il territorio saronnese. La formula utilizzata sarà quella della raccolta firme per chiedere un referendum comunale tramite il quale i cittadini si potranno esprimere.

“E’ passato qualche mese ma, purtroppo, la situazione non è cambiata – spiegano Matteo Romanò e Michele Volonteri, responsabili della pagina che raccoglie oltre 1.800 adesioni -. Con la brillante idea della "divisione" della città in quartieri i nostri amministratori non hanno variato quasi niente: se prima parlavamo del 95% di Saronno a 30 km/h, ora la percentuale si abbassa di pochi punti, una specie di contentino insomma. Bisogna però ammettere che una cosa è cambiata: la motivazione principale. Inizialmente, come ormai tutti dovrebbero sapere, l’ordinanza era stata emessa per combattere l’alto livello di Pm10, poi magicamente ce lo siamo dimenticati, e siamo passati totalmente al problema della sicurezza e dell’inquinamento acustico”.

“E probabilmente anche il Pm10 si è dimenticato di questa ordinanza dato che, nella giornata di martedì 28 giugno, è tornato a farsi sentire superando la soglia di allarme – proseguono -. Ma come, Saronno è l’unica città col 90% del territorio a 30 km/h, ed allo stesso tempo è l’unica città che supera la soglia limite di Pm10? La cosa ci risulta un po’ strana. Ed è per questo che, dopo le vicende emerse ultimamente riguardanti un possibile referendum già ipotizzato in tempi non sospetti,da noi del gruppo IO dico NO ai 30 km/h a Saronno, chiederemo i dettagli per formulare una richiesta referendaria e chiederemo i permessi per raccogliere le firme necessarie,senza interferire con i vari partiti politici dell’opposizione”.